IL CASO
TREVISO Due pullman datati, oltre i 15 anni di servizio previsti dalla

Sabato 21 Settembre 2019
IL CASO TREVISO Due pullman datati, oltre i 15 anni di servizio previsti dalla
IL CASO
TREVISO Due pullman datati, oltre i 15 anni di servizio previsti dalla legge, quindi non a norma, e con uno dei mezzi che aveva addirittura un portellone impossibile da aprire in caso di emergenza. Poteva essere una trappola in caso di incidente. Erano in questo stato le corriere con cui un centinaio tra studenti ed insegnanti delle classi seconde della scuola media Serena di Treviso, avrebbe dovuto raggiungere giovedì scorso la Valstagna (in provincia di Vicenza) per una gita in cui i ragazzi avrebbero praticato il rafting.
IL CONTROLLO
Il viaggio poteva essere ben più pericoloso di affrontare le rapide di un torrente sopra un canotto. Fortunatamente gli agenti della polizia stradale di Treviso sono intervenuti in tempo, bloccando la partenza dei due pullman. I mezzi, forniti dall'organizzatore della struttura in cui i ragazzi avrebbero praticato rafting, dovevano lasciare il parcheggio delle medie Serena alle 7.45. La gita, nonostante questo contrattempo, è stata solo rimandata di alcune ore: studenti e insegnanti sono infatti partiti alle 9.30 circa, con due mezzi messi a disposizione da un'altra ditta, un pullman a due piani ed un mezzo più piccolo. Nel frattempo gli agenti della Polstrada hanno proseguito nel controllo dei veicoli che erano stati noleggiati per l'occasione. Da subito è emersa l'età molto elevata dei pullman e già questo dato è stato sufficiente a bloccare la partenza: è infatti vietato il trasporto di persone a bordo di mezzi con più di 15 anni di servizio. Oltre a questo uno dei due veicoli presentava gravi inefficienze relative alla sicurezza dei passeggeri, come il malfunzionamento delle uscite di sicurezza. Un dato certamente allarmante nel caso in cui si fosse verificato un incidente, considerando anche il percorso tortuoso che i pullman avrebbero dovuto affrontare lungo il tragitto verso la Valstagna. Ai conducenti dei veicoli, sono state contestate le violazioni previste dalla legge Regionale e dal codice della strada per un importo complessivo di oltre 2000 euro, oltre al ritiro delle autorizzazioni e delle carte di circolazione dei mezzi che sono stati sottoposti a fermo amministrativo. «L'attività dimostra che i controlli, seppur a campione, sono efficaci - spiega il comandante della Polstrada Alessandro De Ruosi -. Effettuarli su tutti i mezzi utilizzati per le gite non è possibile, ma grazie al coordinamento con la Prefettura e all'innovativo protocollo con il quale abbiamo formato anche gli agenti della polizia locale per questo tipo di attività, rende tutto più semplice ed efficace. Ovviamente i controlli continueranno anche nei prossimi mesi».
I TIMORI
Tra i genitori serpeggia ovviamente una certa inquietudine per il pericolo corso dai ragazzi. «Tra l'altro solo martedì, due giorni prima del controllo che ha portato al sequestro di questi due pullman - spiega la mamma di uno studente -, gli stessi mezzi erano stati utilizzati per accompagnare in Valstagna altre classi dello stesso istituto trevigiano. Non oso immaginare cosa sarebbe potuto accadere, ma per fortuna è andata bene». Oltre al controllo sugli autobus la polizia stradale di Treviso è concentrata sui temi classici di pericolo per la sicurezza stradale tra cui il mancato uso della cintura di sicurezza e l'uso del telefono alla guida. Nei giorni scorsi gli agenti della polstrada in borghese con auto civetta (senza insegne della polizia) hanno sorpreso e multato ben 91 automobilisti per il mancato uso delle cinture. Lo stesso metodo verrà utilizzato anche per combattere chi continua ad utilizzare lo smartphone alla guida, distraendosi per controllare i social. Un fenomeno che purtroppo causa (e ha già di recente provocato) incidenti anche gravissimi.
Nicola Cendron
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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