IL CASO
TREVISO (de. bar.) «No, non ho mai pensato che ci fossero state

Mercoledì 21 Novembre 2018
IL CASO
TREVISO (de. bar.) «No, non ho mai pensato che ci fossero state altre donne oltre a me». Petra De Zanet precisa una frase che le era stata attribuita, ma poi conferma la sua opinione su Mirco Lorenzon, ex assessore provinciale: «È un violento, mi ha picchiato, due episodi che mi hanno fatto crollare il mondo addosso. Quando è finita la sua esperienza in Provincia deve aver pensato che la carriera politica fosse terminata. Ed è cambiato, in peggio». E precisa: «Io testimone al processo alla donna denunciata per stalking da Lorenzon? Non ne so niente». Compagna di Lorenzon per 6 anni, mette i puntini sulle i. La infastidisce essere stata chiamata in causa nella vicenda che riguarda l'ex assessore provinciale e la 40enne che lo ha denunciato per maltrattamenti (fascicolo per cui il pubblico ministero Massimo Zampicinini ha chiesto l'archiviazione per mancanza di elementi) e che è stata a sua volta denunciata per stalking da lui: «Ho visitato quella persona nel dicembre del 2017 quando era in ospedale, il referto medico parla chiaro, era stata vittima di violenza. Ho cercato di darle dei consigli ma lei era troppo innamorata». Lorenzon un uomo violento? Sì, dice la De Zanet, che aggiunge: «Anche la moglie lo aveva denunciato, poi però ritrattò la querela». Spiega che lei, invece, a seguito dei due episodi in cui Lorenzon le avrebbe messo le mani addosso, decise di non rivolgersi all'autorità giudiziaria «perché era una vicenda intima, entrambi eravamo in politica e io non volevo dare la mia sofferenza personale in pasto ai media».
L'ALTRA CAMPANA
«Non ho mai picchiato nessuno - è la durissima replica di Lorenzon - per le dichiarazioni che ha rilasciato alla stampa io ho denunciato la De Zanet. Lei e la 40enne che ho querelato per stalking si sentirono, so che si scambiavano messaggi. Petra è sempre stata alla ricerca di visibilità, ha colto l'occasione raccontando cose false su di me che andavano in scia con la denuncia per maltrattamenti che la Procura ha deciso di archiviare. Quella donna di Casale mi ha fatto impazzire, mi ha minacciato con un coltello, si è introdotta più volte in casa mia, mi ha raccontato un sacco di bugie, come la storia della figlia morta e delle ceneri sparse sul monte Grappa, o quella del cancro che l'avrebbe colpita a fine 2017. Ma la vera vittima sono stato io» Stamattina intanto la 40enne a processo per stalking ha indetto una conferenza stampa. Con il legale Fabio Crea intende mostrare le prove dei pestaggi e delle violenze subite.
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