IL CASO
BORSO DEL GRAPPA Il massiccio del Grappa meta preferita delle domeniche

Martedì 31 Marzo 2020
IL CASO
BORSO DEL GRAPPA Il massiccio del Grappa meta preferita delle domeniche di reclusione da coronavirus: sono 147 le auto transitate per la strada Giardino riprese dalle telecamere di videosorveglianza. «Una situazione che non avrei mai creduto di dover affrontare - spiega il sindaco di Borso del Grappa, Flavio Dall'Agnol - dopo più di due settimane di messaggi ci sono ancora persone così irresponsabili». Ma i controlli di Comune eforze dell'ordine ci sono. «A questo punto penso che ci controllino e facciano di tutto per evitare i nostri posti di blocco» continua il primo cittadino.
IL PROBLEMA
Ma gli accessi sono diversi, anche dal vicentino. Per questo il Comune, in accordo con polizia locale e carabinieri di Pieve del Grappa, domenica hanno effettuato un posto di blocco su due strade. «L'orario scelto è stato dalle 11 alle 13, anche perché dopo c'erano altre zone da andare a controllare - spiega Dall'Agnol - in questo lasso di tempo non abbiamo visto movimento, a parte qualcuno che continua a passeggiare con il cane senza motivo. Ieri mattina però abbiamo controllato le riprese della videosorveglianza e abbiamo contato 147 auto che sono salite per andare in montagna. Prima o dopo i nostri posti di blocco. Presumo siano persone che hanno una casa lì perché so per certo che sul Massiccio è chiuso tutto è non si entra da nessuna parte. Non possiamo certo chiudere il passaggio o controllare tutto 24 ore su 24. Questa è incoscienza».
IL RAMMARICO
Una situazione insopportabile se si pensa all'alto costo anche in termini economici che ha questo momento per un comune come Borso: «La nostra economia basata sul turismo e il volo libero è bloccata - spiega il sindaco - a Borso abbiamo 600 posti letto con 50 mila presenze l'anno, per la stragrande maggioranza legate allo sport. Il periodo pasquale sarebbe stato il clou della stagione con diverse manifestazioni, tutte annullate. Il 15% della nostra economia si basa su questo e certi atteggiamenti sconsiderati non ci aiutano a uscire il più presto possibile da questa situazione. Ma c'è anche una notizia positiva e cioè una azienda locale, la Scotton ci ha fornito di 14 mila mascherine e ora forniremo ad ogni famiglia un kit con 5 mascherine».
Gabriele Zanchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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