«Il Canova non rispetta il parco Sile: indaghi la Ue»

Venerdì 22 Novembre 2019
LA SEGNALAZIONE
TREVISO L'aeroporto Canova finisce sui tavoli della Commissione Europea. A portarcelo è stato il comitato di cittadini che si batte contro lo sviluppo dello scalo. Il gruppo ha denunciato a livello comunitario la mancata applicazione delle misure per la conservazione del territorio protetto del parco del Sile, che viene sorvolato dagli aerei a bassissima quota. Precisamente il sito di importanza comunitaria e la zona di protezione speciale che si allarga proprio attorno all'aeroporto. «Abbiamo presentato denuncia conferma Giulio Corradetti, presidente del comitato tutte le normative dei vari livelli istituzionali risultano teoricamente impegnate ad adottare iniziative e misure idonee a garantire la conservazione delle zone speciali di conservazione nell'ambito dei parchi naturali regionali. Ma nella realtà, per quanto concerne il nostro sito di riferimento, non vengono garantite le appropriate e dovute tutele da parte dei responsabili del Parco del Sile, della Regione e delle autorità nazionali». Il comitato si scaglia contro il degrado degli habitat naturali che sarebbe causato dai sorvoli degli aerei a bassissima quota nelle fasi di atterraggio e decollo. Nella lista nera stilata dal gruppo ci sono anche la capitozzatura degli alberi sotto le rotte, il rumore e i previsti lavori per consentire allo scalo di aumentare il numero di movimenti. Di pari passo, il comitato chiede una valutazione degli impatti sulla salute dei residenti, sull'ambiente, sugli animali e sul rischio di incidenti gravi. «La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha dichiarato che l'obbligo per gli Stati membri di stabilire le misure di conservazione necessarie per i siti Natura 2000 è assoluto conclude Corradetti nel contesto della gestione del Canova si evidenziano interferenze ambientali negative ricadenti sul territorio circostante, coinvolto dalle ravvicinate e pericolose movimentazioni aeronautiche che ne dimostrano l'assoluta incompatibilità E a tutt'oggi non sono stati riscontrati interventi di risanamento». (mf)
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