IL BANDO
TREVISO Il 14 ottobre è scaduto il termine di concessione del parco

Martedì 24 Ottobre 2017
IL BANDO
TREVISO Il 14 ottobre è scaduto il termine di concessione del parco di Villa Margherita. E ora si apre una nuova prospettiva per la gestione del compendio di Santa Maria del Rovere, che negli ultimi dieci anni è diventato la casa degli Alberi Parlanti targata Alcuni. Il Comune è intenzionato a mantenere la formula attualmente in vigore «perchè il compendio continui ad essere utilizzato dalla cittadinanza e per preservarlo dal possibile depauperamento derivante dal non utilizzo». Per questo, alcuni giorni fa una delibera di giunta riporta l'attenzione sulla necessità di avviare una nuova procedura di concessione. «Non eravamo ancora informati, ma sapevamo che in questo periodo la concessione decennale sarebbe giunta a scadenza. Chiaramente la nostra intenzione è quella di partecipare al nuovo bando di gara», conferma Sergio Manfio degli Alcuni, attuali gestori del parco. Scontata dunque la procedura, pare che la concessione questa volta sarà di 5 anni anziché 10.
LA STORIA
Era infatti il 2007 quando nel polmone verde a nord della città, dopo un lungo e laborioso iter, sbarcarono le attività teatrali, laboratori e percorsi naturalistici, per bambini e ragazzi insieme ai laboratori e rassegne teatrali per ragazzi della nota casa produttrice di cartoni animati. Un progetto che fu realizzato dopo un investimento di 600mila euro per il restauro del teatrino, la cedraia, la galleria dei dogi e il blocco arieti. Ai gestori, andò secondo il bando, la cifra di 170mila euro per la cura, l'apertura e la gestione del luogo. «Il progetto culturale di questo decennio ha creato molte attese, la nostra idea è di continuare - chiariscono gli Alcuni - Soprattutto perché questo parco ha avuto uno straordinario sviluppo a livello nazionale». Attese superate anche per il Comune, assicurano, con una media di 50mila bambini all'anno negli ultimi tempi. «Abbiamo creato un polo di comunicazione e attività per gli under 14 che valorizza il verde con un percorso naturalistico, ma anche il segmento dell'animazione con spazi ludico-didattici con temi legati all'immagine, arte ed educazione scientifica, un centro con videoteca e mediateca didattica, spazi per accogliere altre associazioni culturali ed artistiche», riprende Manfio.
L'OBIETTIVO
Sulla carta dunque non dovrebbero esserci problemi a mantenere la continuità. Resta comunque un sogno nel cassetto: quello della gestione di Villa Margherita: «È un nostro pallino, non lo nego. Lì davvero si potrebbe creare una fabbrica di talenti formati per il mondo dell'animazione. C'è futuro e c'è mercato all'estero per questo tipo di professionalità. Sarebbe una bella sfida». Tornando al nuovo bando per la gestione, chi potrebbe concorrere oltre ai Manfio brothers? «Non abbiamo notizie di candidature particolari. In ogni caso quello che ci interessa soprattutto è che il lavoro fatto in questi anni non vada buttato alle ortiche. Noi abbiamo una struttura di 10 persone, poi ci sono i nostri professionisti dello spettacolo che lavorano alla rassegna estiva. Tutti lavoratori in regola, cosa non così scontata nel segmento cultura. Quello che chiediamo è che il parco continui a mantenere lo stesso livello qualitativo che l'ha posizionato come esperienza ben oltre il semplice parco tematico. Sarebbe un peccato che i risultati ottenuti venissero sviliti da una gestione dopolavorista».
Elena Filini

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