I ristoratori si adeguano: «Ma non possiamo fare i controlli»

Lunedì 26 Luglio 2021
I ristoratori si adeguano: «Ma non possiamo fare i controlli»
LE REAZIONI
TREVISO Dopo le tante restrizioni, le misure anticovid messe in atto e l'ulteriore arrabbiatura per il Green pass, i ristoratori ora allargano le braccia. E visto che dal 6 agosto il pass sarà obbligatorio per varcare la soglia dei ristoranti, si ritrovano ad accettare anche questa nuova regola a malincuore «per salvaguardare la salute di tutti». Tuttavia, non vogliono «diventare controllori e violare la privacy del cliente», anche se alla fine bisogna pur lavorare dopo tanti momenti tristi. «A questo punto accetto la decisione - afferma Giacomino Benvegnù dell'Incontro di Treviso - Per salvaguardare i clienti e noi stessi, stiamo alle regole, ovvio che dobbiamo controllare tutto, mettendo per iscritto chi varcherà la soglia del ristorante, non sarà facile, ma spero che tutti capiscano la situazione». Per il momento il suo locale, che può contare sul giardino estivo, naviga a gonfie vele, «certo che dopo l'estate la musica cambia e il fatto grave è che in questa situazione mancano i turisti stranieri».
Guido Albertini, che gestisce il ristorante casa madre di Visnadelo e le realtà Le Papere al lago Antille a Treviso e alla Barchessa a Casale, precisa che «per ora con gli ampi plateatici il problema viene meno, ma passata l'estate sarà diverso quando si ritorna all'interno». Si interroga poi Albertini: «Ma chi deve controllare? Ovviamente noi, quindi serve personale e questo diventa un ulteriore problema. Alla fine ci adeguiamo a tutto, ma la cosa importante è sperare che questi ulteriori sacrifici servano per non farci chiudere ancora i ristoranti, quindi serve la collaborazione di tutti».
LA SPERANZA
Da Castelfranco fa eco Egidio Fior: «Per la tranquillità devo dire che va bene così, per i clienti e per noi. Speriamo che tutti siano dotati di green pass, che non dimentichino il cartaceo o può capitare che qualcuno non l'abbia nel telefonino. Non oso immaginare nel fine settimana, con le famiglie, i gruppi, i giovani senza vaccino che situazione si può creare. Non vorrei nel fare il controllore irritare il cliente e questa sarebbe la peggior cosa, ma per la sicurezza di tutti spero nel buon senso».
LE REGOLE
Al Parco Gambrinus di San Polo, la moglie di Adriano Zanotto, Rosa, ribatte: «Dobbiamo tenere tutto sotto controllo, come fatto finora quando non abbiamo lasciato nulla al caso. Da noi c'è stato un grande rispetto delle regole, sia da parte nostra che da parte dei clienti, tutti hanno capito ed abbiamo lavorato, recuperando anche matrimoni, con tanti sforzi e fatiche. Ora con la bella stagione con gli spazi all'aperto sia del ristorante che del Borsò tutto è più facile, e ci dobbiamo adeguare per il chiuso. Tutto questo ci sfianca, fa passare la voglia viste le continue restrizioni, ma per il bene di tutti lo dobbiamo fare». Monica Bortolini, figlia d'arte, del ristorante Gigetto di Miane si sente «serena. Perchè era previsto: ma qui serve il buon senso di tutti a partire dalla fiducia che ho nei nostri clienti. Certo che fare da guardiani non è il massimo, servirà una persona che controlli ogni cliente, vorrei tanto sperare nel buon senso, nella lealtà dei clienti perchè alla fine serve a loro e a noi, sentirsi sicuri». Conclude Monica: «Ora ad agosto trasferiamo il ristorante al Brolo e con gli ampi plateatici tutto sarà facile. Da settembre, ritornando al chiuso, cambia la situazione con i controlli, ma ripeto si deve collaborare tutti».
Michele Miriade
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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