I fratelli dei contagiati vanno in classe il virus entra alle medie e alle superiori

Giovedì 25 Febbraio 2021
I fratelli dei contagiati vanno in classe il virus entra alle medie e alle superiori
A RISCHIO
FARRA DI SOLIGO Il contagio ha camminato in fretta. Complice anche - pare - un crescente negazionismo. Dalle elementari di Soligo ha preso la via di Col San Martino e di Pieve di Soligo. Oggi è stato disposto il monitoraggio per due classi delle medie di Col San Martino e una classe dell'istituto Casagrande di Pieve di Soligo. Per tutte e tre le classi è previsto il tampone. Tutte e tre le classi sono frequentate da fratelli o sorelle degli alunni della primaria. Ragazzi che ieri, nonostante l'Ancillotto fosse già chiusa, sarebbero andati a tranquillamente a scuola. Infatti per le classi dove i ragazzi sono rimasti a casa è stato previsto l'isolamento della classe all'interno del plesso.
LA SITUAZIONE
«Ieri - racconta un alunno del Casagrande - il preside è entrato in aula e ci ha detto che saremo rimasti isolati, tipo non avremo fatto la ricreazione, perchè una nostra compagna, che era rimasta a casa, stava aspettando l'esito del tampone del fratello». Diversa invece la sorte della classe dove lo studente si è presentato a scuola senza problemi e senza dire nulla. L'inghippo sarebbe infatti emerso durante lo svolgimento del tampone al fratellino che frequenta l'elementare. «Signora l'altro figlio lo ha lasciato a casa da scuola, vero?». Al candido no in risposta è scattato l'allarme, che ora blocca una classe, che proprio questa settimana era nel turno in presenza, non in Dad. Ma la decisione di mandare il figlio a scuola non sarebbe frutto di semplice superficialità, piuttosto di un vero e proprio scetticismo nei confronti del virus. Un clima di scetticismo che in questi mesi sta aumentando. Dalle proteste per le mascherine in classe si è arrivati al rifiuto dei tamponi e alcuni genitori hanno anche scelto di togliere i figli da scuola e organizzarsi con insegnanti privati.
LE DIFFICOLTÀ
«Il mondo della scuola sta vivendo una situazione che nessuno immagina». La dirigente dell'istituto comprensivo di Farra, Salvatrice Faraci, non nasconde le difficoltà dell'era Covid. «All'inizio dell'anno scolastico - spiega - era stata previsto che i genitori firmassero un'autocertificazione che attestasse che i bambini stavano bene. Ecco, sei, sette famiglie mi hanno mandato una diffida e si sono rifiutate di firmarla. Questo per far capire il clima nel quale ci troviamo a lavorare. Non è facile». E che non sia per nulla facile ne è consapevole anche il sindaco Mattia Perencin che ancora una volta chiede ai suoi cittadini collaborazione. Le elementari in un attimo potrebbero diventare una polveriera e far ripiombare il paese a quest'autunno quando si era superata quota 150. Oggi i positivi sono 9. «In maniera preventiva l'Usl ha deciso di chiudere la scuola - afferma - siamo in attesa di sapere l'esito dei tamponi dei bambini e del personale scolastico. Tamponi che è importante fare per la sicurezza di tutti. Dobbiamo essere tutti responsabili e consci della situazione che stiamo vivendo».
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