I dubbi di Ca' Foscari «Ci servono spazi»

Mercoledì 17 Luglio 2019
I NODI
TREVISO A Ca' Foscari il piano predisposto da Fondazione Cassamarca per rilanciare il progetto universitario trevigiano piace, con dei distinguo: «La questione è molto semplice - spiega Giancarlo Corò, direttore dal Campus universitario trevigiano - va tutto bene a patto che siano garantiti gli spazi per la crescita e lo sviluppo del nostro progetto». Da qui la domanda: il palazzo della Dogana a San Leonardo è sufficiente a soddisfare le necessità dell'università veneziana? Negli uffici di Fondazione sono convinti di sì. Attualmente lo splendido immobile sede dei corsi di Giurisprudenza è sotto utilizzato. Per la potenzialità che ha, gli studenti di Legge sono ancora troppo pochi anche se i dati rilevano una certa ripresa dovuta anche alle novità introdotte nell'offerta accademica, potenziata due anni fa. «Spostandosi dal complesso San Paolo (ex Distretto Militare ndr) alla Dogana, i corsi di Ca' Foscari guadagnerebbero circa 2000 metri quadrati di spazio in più», fanno notare da Ca' Spineda. Insomma: gli spazi ci sono e il presidente della Fondazione Luigi Garofalo è fermamente convinto della bontà del suo piano. A Venezia hanno qualche dubbio in più.
LA STRATEGIA
Il risiko-universitario approvato dagli organi di Ca' Spineda prevede che i corsi di economia, commercio estero e interpretariato di Ca' Foscari vegano trasferiti dall'ex Distretto al palazzo della Dogana; Giurisprudenza invece passerà dalla Dogana al palazzo ex Ance di via Tolpada. All'ex Distretto troveranno quindi posto i corsi di laurea delle professioni mediche e gli ultimi tre anni della laurea in Medicina e Chirurgia, in attesa del trasferimento del corso completo con tutti e sei gli anni. Una serie di spostamenti che fa tutti felici, o quasi: Fondazione che aumenta l'offerta universitaria e avrà modo di rivedere le convenzioni; l'università di Padova che guadagna due sedi e il Comune che si ritrova una vera città universitaria. A Ca' Foscari invece vogliono capirne qualcosa di più.
I TEMPI
«Difficile pensare che questi trasferimenti si possano fare già per il prossimo anno accademico - osserva Corò - sia noi che Padova abbiamo già ultimato la programmazione. E poi ogni mossa, soprattutto sei parla di traslochi, deve essere valutata sulla base delle possibilità di sviluppo». La soluzione del palazzo della Dogana piace, ma con dei paletti: «Quel palazzo lo utilizziamo già con il terzo anno di Commercio Estero frequentato da 270 studenti - sottolinea Corò - è moderno e siamo disponibili a verificare ogni soluzione. Però ci sono tante cose da considerare. Per esempio: nel complesso San Paolo Ca' Foscari ha fatto dei lavori e degli investimenti per allestire i nuovi server e la rete wifi. E poi, ripeto, resta la questione degli spazi: noi siamo un campus universitario che vuole crescere». A Ca' Spineda potrebbe quindi arrivare un'altra proposta: consolidare il polo universitario nelle tre sedi indicate nel progetto voluto da Garofalo, ma senza divisioni troppo rigide. L'ipotesi sarebbe quella di ricavare spazi per le università di Padova e Venezia in tutti e tre i palazzi, valutando le esigenze di ognuno. In quest'ottica l'ex Distretto potrebbe diventare una struttura in grado di ospitare sia gli studenti di Medicina, sia quelli veneziani. E questo sarà argomento di discussione per tutta l'estate.
P. Cal.
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