I CONTROLLI
TREVISO Emerge un nuovo focolaio di coronavirus in casa di riposo,

Martedì 22 Settembre 2020
I CONTROLLI
TREVISO Emerge un nuovo focolaio di coronavirus in casa di riposo, precisamente nella Casa di Riposo Opere Pie Riunite di Vidor. Nell'ambito del consueto screening periodico sono, infatti, emerse le positività di 8 ospiti e due operatori, tutti asintomatici. Per quanto attiene agli anziani positivi sono già stati posti in quarantena all'interno della struttura.
Oggi saranno sottoposti a tampone, invece, tutti i familiari e i contatti dei due operatori. «Il nuovo focolaio verrà studiato per capire da chi e da dove possa essere partito il contagio. Con l'obiettivo di isolare il più in fretta possibile l'espandersi del virus» sottolinea il direttore generale dell'Usl 2, Francesco Benazzi.
Un sospiro di sollievo, comunque, da parte dell'Usl per l'andamento della positività al Covid-19 nelle altre strutture per anziani, dove nei giorni scorsi erano stati evidenziati numerosi casi. A Villa Tomasi di Spresiano i positivi ieri erano 14, calati della metà rispetto al giorno prima. Alle Opere Pie di Vedelago risultano ancora positivi 2 operatori e un ospite, mentre nella struttura Immacolata di Lourdes di Conegliano i 31 positivi (23 ospiti e 8 operatori) sono diventati 14. «Teniamo sotto controllo la situazione con gli screening periodici e ogni nuovo focolaio viene analizzato per circoscriverlo il più celermente possibile - spiega il dg dell'Usl 2 Francesco Benazzi - comunque dai dati in nostro possesso abbiamo registrato ieri sensibili miglioramenti e molti anziani, senza dimenticare gli operatori sanitari, si sono negativizzando». Benazzi prosegue: «Non abbassiamo la guardia perchè la strada da fare è ancora lunga. Ma abbiamo più armi rispetto all'inizio per tenere sotto controllo il Covid che, probabilmente, ha una carica virale meno aggressiva».
LE SCUOLE
Un altro fronte che desta preoccupazione sono le scuole. Quasi appena avviate fanno già registrare casi di positività, ancora più subdoli perchè asintomatici. Quarantena, dunque, per intere classi e quarantena per gli insegnanti degli asili e per le maestre, mentre restano in cattedra i professori di medie e superiori. Il quadro diramato ieri dall'Usl contempla le positività emerse nelle scuole della Marca che hanno determinato la messa in quarantena di otto classi in totale.
Nel Distretto di Treviso è stata posta in quarantena una classe di una scuola dell'infanzia, in quanto un bambino è stato trovato positivo. Oltre a una classe del Da Vinci.
Nel distretto di Pieve di Soligo sono state poste in quarantena una classi alle superiori, due alle medie, due alle elementari, due in scuole dell'infanzia, sempre in conseguenza di singoli alunni risultati positivi. Nelle scuole dell'infanzia e alle elementari sono state collocate in quarantena anche le maestre delle classi sospese, alle medie e superiori il provvedimento è limitato agli studenti. Ricordiamo che erano già state poste in quarantena una classe al Levi di Montebelluna, una dell'asilo di Cimadolmo e un'altra all'asilo di Fontane.Intanto l'Usl è in attesa dell'ok al piano che prevede per effettuare test rapidi nelle scuole, allo scopo di controllare in tempo reale i compagni di chi presenta sintomi sospetti, evitando quarantene e blocco alle lezioni nei casi che non siano strettamente necessari. «È importante che anche fuori delle classi vengano rispettate le norme sul distanziamento e sull'utilizzo delle mascherine» sottolinea il diorettore Benazzi.
GLI ALTRI POSITIVI
Il resto dei positivi registrati ieri, 28 in tutto tra case di riposo e scuole, è rappresentano dal consueto mix di contatti, rientri dall'estero. Comunque già domani, per evitare code e sovraffollamenti, sarà possibile usufruire della struttura all'ex Dogana per effettuare i tamponi.
IL CASO
Il Covid si fa sentire anche sui campi di calcio. Domenica alcune squadre non hanno disputato le partite: nel Tarzo Revine Lago sono stati trovati 7 giocatori positivi e nel Cappella Maggiore 3 positivi. I giocatori del Fregona e Feletto Vallata invece si sono cambiati in campo e poi non hanno giocato per protesta al protocollo anti-Covid che richiede il rispetto di troppi adempimenti.
Valeria Lipparini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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