I consorzi: «Sbloccando i voucher, prendiamo italiani»

Domenica 26 Luglio 2020
I consorzi: «Sbloccando i voucher, prendiamo italiani»
L'APPELLO
TREVISO «Dobbiamo puntare sugli italiani cassintegrati, su studenti, casalinghe e lavoratori del turismo. Il governo data l'eccezionalità della vendemmia dovrebbe aiutarci con i voucher». Voucher per reclutare manodopera locale: solo così la vendemmia potrà sopperire alla mancanza di manodopera straniera. La richiesta, compatta, proviene dai tre presidenti dei Consorzi del prosecco. E, insieme da Coldiretti.
ANNUS HORRIBILIS
È un anno particolarmente difficile per la viticoltura. Prima il lockdown che ha costretto alla riduzione di resa. Ora le sacrosante misure preventive del Governo. Che tuttavia rischiano di far boccheggiare ulteriormente un settore nel momento più delicato. Quello della raccolta delle uve. «Il problema della manodopera c'è ed esiste proprio nelle Docg, consorzi formati da un tessuto di aziende medio piccole che si affidano ai lavoratori stagionali per la vendemmia -ribadisce Innocente Nardi, presidente della Docg- ad oggi le misure mettono in discussione il tradizionale corridoio di lavoratori esperti e ormai fidelizzati che arriva sulle nostre colline». Perchè la quarantena è un costo che nessuno è disposto ad accollarsi: nè i lavoratori, nè gli imprenditori. E neppure le aziende che reclutano la manodopera.
SOLUZIONE VIRTUOSA
«Ma esiste una soluzione virtuosa per far marciare l'economia circolare nazionale -propone Nardi- ed è proprio l'utilizzo dei voucher, che consentirebbero alle aziende di regolarizzare una serie di figure ad oggi inoccupate». Anche Ugo Zamperoni, presidente dell'Asolo Docg plaude all'appello. «Nella viticoltura e in genere nel settore agricolo il voucher ci consentirebbe di distribuire lavoro anche a categorie oggi ferme». Dei tre consorzi il meno toccato dal problema è il Prosecco Doc che opera con raccolta in prevalenza meccanica. «Comunque speriamo che si possa correre ai ripari perchè, pur rispettando i dettami della sicurezza, non si deve avere una visione rigida sull'utilizzo della manodopera» concorda Stefano Zanette, presidente della Doc. Il voucher, insomma, potrebbe aiutare le realtà più piccole e potrebbe contribuire a risolvere un problema che ancora non è dipanato. Ma la vendemmia non aspetta. «Le operazioni di vendemmia devono essere fatte in sicurezza -sintetizza Innocente Nardi- Proprio perchè è una situazione eccezionale, il voucher incentiverebbe il collaboratore italiano e le nostre aziende ne hanno bisogno. Confidiamo che il Governo ci aiuti». (ef)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci