I Canottieri tornano sul Sile «Regole ferree anche in acqua»

Sabato 30 Maggio 2020
LA RIAPERTURA
TREVISO A Treviso i remi tornano a sfiorare l'acqua con la riapertura della Canottieri Sile. La più antica società trevigiana, fondata nel 1908, dopo il brusco stop a causa del coronavirus ha riaperto le porte agli appassionati di canottaggio e non solo a partire da lunedì. Anche per loro non manca un rigido protocollo sanitario da rispettare, con norme che in un certo senso limitano l'attività, ma che dall'altra parte rappresentano un primo importante passo verso la normalità.
LE REGOLE
Nelle imbarcazioni, per esempio, è obbligatorio l'uso della mascherina sino a quando si abbandona il pontile, la quale dovrà poi essere conservata a bordo di un sacchetto impermeabile e nuovamente indossata prima di tornare a riva. È poi consentita solo l'uscita in singolo in canoa per poter mantenere la distanza minima di due metri tra individui - e l'imbarcazione dovrà essere pulita attentamente una volta terminata l'attività, mentre in quella di voga si potrà essere al massimo in due per un'uscita di due ore. Queste sono solo alcune delle molte regole a cui si deve sottostare e, forse, proprio per questo qualcuno è rimasto spaventato: «Non c'è stata l'adesione che ci aspettavamo spiega il Presidente della società Giorgio Granello -. C'è da dire che spesso i giovani hanno il rinnovo del certificato medico sportivo tra marzo e maggio e vista la situazione generale in tanti si sono ritrovati con il certificato scaduto, e io stesso sono tra questi. È obbligatorio avercelo e quando si fa richiesta per la visita bisogna sempre aspettare qualche settimana prima di avere l'appuntamento. L'altro aspetto è il discorso del dover prenotare, perché se per una parte degli iscritti non è un problema chiamare o mandare un messaggio su whatsapp, per altri è una scomodità. In palestra non possono stare più di tre persone alla volta e non si può stare più di un'ora. Se, per esempio, vuoi venire domani devi metterti d'accordo con il referente di ogni disciplina e trovare uno slot libero. Tutti questi regolamenti appesi nelle stanze, persino in bagno, è possibile che scoraggino un po' la gente. La stessa cosa per le imbarcazioni: una volta arrivavi e se avessi voluto ti saresti fatto un giro di tre ore, mentre adesso hai solo un'ora e dover continuamente guardare l'orologio per rientrare in tempo non è particolarmente piacevole. È tutto molto limitato».
ALTRE ATTIVITA'
Oltre a ciò, anche il tennis e il ping pong, che attiravano anche i più anziani, hanno subito un necessario ridimensionamento che non aiuta ad attirare la gente: «Anche l'attività dei palettoni, oppure gli anziani che venivano a giocare a ping pong, si faceva al 95% in doppio e invece adesso bisogna farlo singolarmente. Inoltre bisognerà indossare un guanto nella mano con cui si raccoglierà la palla». Nonostante ciò, l'entusiasmo per la ripartenza non è venuto a mancare: «Importante che sia ripartito continua Granello -. È solo questione di tempo, credo che anche noi torneremo ad avere numeri importanti. Intanto lunedì le forze dell'ordine sono venute a controllare come stavamo lavorando e ci hanno fatto i complimenti». Oltre al lato amatoriale, la Canottieri Sile è in attesa di rivedere anche i suoi agonisti tornare a sfrecciare in acqua, anche se, verosimilmente, bisognerà attendere ancora un po' perché la Federazione dia il via libera. «Non abbiamo ancora certezza di quando si potrà tornare a gareggiare. Gli agonisti sono comunque tornati ad allenarsi ad inizio maggio e prima avevamo lasciato loro la possibilità di portarsi a casa un vogatore per tenersi tonici. Gli allenatori li hanno sempre seguiti, sia a casa che ora, quindi fisicamente stanno bene».
Carlo Malvestio
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