L'ALTRO CASO
CESSALTO La tragedia di Povegliano, se sarà confermata l'ipotesi

Mercoledì 12 Giugno 2019
L'ALTRO CASO
CESSALTO La tragedia di Povegliano, se sarà confermata l'ipotesi della sterzata volontaria, del 22enne, ha stessa dinamica e movente di un altro incidente, con tre morti. A marzo 2017, lungo la Cimpello Sequals a Pordenone, il Ducato guidato da Cristiano Di Paolantonio, con a bordo la moglie Jamir Temjenlelma, andò a schiantarsi frontalmente contro il camion dell'incolpevole Florindo Carrer, 51enne di Cessalto. Marito, moglie e camionista morirono sul colpo. La dinamica dell'incidente lasciò forti dubbi: e dopo qualche giorno gli inquirenti esclusero fosse stata una fatalità: «È stata una scelta deliberata - la tesi della Procura che poi chiese l'archiviazione per morte del reo dell'indagine per omicidio suicidio - di Di Paolantonio che al momento dell'incidente avrebbe cercato un chiarimento con la compagna. Poi la sterzata e lo schianto che non lasciò scampo alla coppia, ma nemmeno al camionista che procedeva sulla corsia opposta. Una ricostruzione avvalorata dalle perizie, anche se non ci fu nessun testimone alla tragedia. Vista l'assenza di segni di frenata la Procura lavorò sull'ipotesi di un duplice omicidio-suicidio. Di Paolantonio e Temjenlelma - dissero i familiari - erano una coppia in crisi. Lei si sentiva minacciata, aveva chiesto la protezione di Voce donna. La Procura decise così di approfondire gli accertamenti, pur sapendo che l'indagine si sarebbe conclusa con l'archiviazione. Bisognava capire per le possibili implicazioni sul piano dei risarcimenti assicurativi. Secondo quanto ricostruito dalla Procura, il Ducato correva molto forte come se a bordo ci fosse un'emergenza. Superò camion e auto fino al frontale con l'autocarro Iveco a San Giorgio della Richinvelda. Di Paolantonio puntò dritto verso il camion, senza frenare, senza sterzare. Una dinamica, secondo gli inquirenti, che ricordava quella di Gambellara (Vicenza) dove persero la vita, contro un Tir, due coniugi che si stavano separando. Temjelelma aveva manifestato la paura che il marito, sottoposto a terapie farmacologiche per i disagi psicologici, potesse arrivare a gesti estremi. Temeva di essere in pericolo. Pochi giorni prima i coniugi - genitori di due figlie - erano finiti col furgone contro un muro in Cansiglio. La donna venne elitrasportata in ospedale, ma dopo 24 ore il compagno andò a prenderla per poi imboccare la Cimpello Sequals fino al tragico frontale con il camion.
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