LE REAZIONI
TREVISO Il sindaco Mario Conte trattiene a stento la rabbia: «A Villa Margherita- attacca - abbiamo subito un danno enorme. Ringrazio comunque i nostri uffici perché già da questa mattina (ieri ndr) erano al lavoro per ripristinare almeno l'illuminazione pubblica, perché è stato abbattuto anche un lampione. Adesso già riemesso in funzione».
IL DANNO
Il vero problema resta quel tratto di muretto abbattuto e il cancello di ferro battuto, un pezzo pregiato, letteralmente distrutto. Uno sfregio per la villa che già di suo non attraversa un grande momento: «C'è un danno anche nella recinzione al cancello d'ingresso - conferma il sindaco la stima indicativa dei danni è di oltre 20mila euro che, temo, ricadranno ancora una volta sulle tasche dei nostri cittadini». Il sindaco non vede molte alternative al dover mettere mano al portafoglio: «Dovremo pagare noi - ribadisce - a meno che chi ha combinato questo disastro non abbia un'assicurazione, ma sinceramente qualche dubbio mi viene. Ringrazio le forze dell'ordine perché, anche in questo caso, sono riuscite a fermare chi ha provocato il danno. Mi dispiace per i cittadini: la nostra priorità sarà sistemare tutto al più presto anche perché parliamo di villa Margherita, uno dei luoghi simbolo della città nonostante in questo momento sia in una situazione di degrado».
IL FUTURO
Oltre a parlare di danni, il sindaco prova anche a ipotizzare come riportare la storica villa agli antichi splendori: «Ho già un paio di progetti sulla mia scrivania - annuncia del resto si tratta di una struttura molto attrattiva per tante attività della nostra città. Vogliamo darle uno scopo e nei prossimi mesi analizzeremo il percorso migliore per poterla valorizzare al meglio. Ipotesi? Personalmente mi piacerebbe che villa Margherita diventasse la casa dei prodotti tipici trevigiani e locali o un luogo adatto ad ospitare ordini professionali. Tante sono le ipotesi sul tavolo: le valuteremo assieme ai protagonisti del territorio per poter valorizzare al meglio la villa e il suo parco».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Il sindaco Mario Conte trattiene a stento la rabbia: «A Villa Margherita- attacca - abbiamo subito un danno enorme. Ringrazio comunque i nostri uffici perché già da questa mattina (ieri ndr) erano al lavoro per ripristinare almeno l'illuminazione pubblica, perché è stato abbattuto anche un lampione. Adesso già riemesso in funzione».
IL DANNO
Il vero problema resta quel tratto di muretto abbattuto e il cancello di ferro battuto, un pezzo pregiato, letteralmente distrutto. Uno sfregio per la villa che già di suo non attraversa un grande momento: «C'è un danno anche nella recinzione al cancello d'ingresso - conferma il sindaco la stima indicativa dei danni è di oltre 20mila euro che, temo, ricadranno ancora una volta sulle tasche dei nostri cittadini». Il sindaco non vede molte alternative al dover mettere mano al portafoglio: «Dovremo pagare noi - ribadisce - a meno che chi ha combinato questo disastro non abbia un'assicurazione, ma sinceramente qualche dubbio mi viene. Ringrazio le forze dell'ordine perché, anche in questo caso, sono riuscite a fermare chi ha provocato il danno. Mi dispiace per i cittadini: la nostra priorità sarà sistemare tutto al più presto anche perché parliamo di villa Margherita, uno dei luoghi simbolo della città nonostante in questo momento sia in una situazione di degrado».
IL FUTURO
Oltre a parlare di danni, il sindaco prova anche a ipotizzare come riportare la storica villa agli antichi splendori: «Ho già un paio di progetti sulla mia scrivania - annuncia del resto si tratta di una struttura molto attrattiva per tante attività della nostra città. Vogliamo darle uno scopo e nei prossimi mesi analizzeremo il percorso migliore per poterla valorizzare al meglio. Ipotesi? Personalmente mi piacerebbe che villa Margherita diventasse la casa dei prodotti tipici trevigiani e locali o un luogo adatto ad ospitare ordini professionali. Tante sono le ipotesi sul tavolo: le valuteremo assieme ai protagonisti del territorio per poter valorizzare al meglio la villa e il suo parco».
P. Cal.
