Anche la clinica contro l'urologo

Giovedì 6 Dicembre 2018
Anche la clinica contro l'urologo
LA SANITÀ
TREVISO «Il medico riceverà un richiamo. E stiamo anche valutando se sia il caso di continuare la collaborazione». Marco Ranzato, amministratore delegato di Salute e Cultura, è saltato sulla sedia quando ha scoperto che Andrea Fandella, urologo in servizio nel centro di via Borin, struttura convenzionata con l'Usl della Marca, ha invitato Stella Maria Fistarol, 71enne di Mogliano, ex infermiera professionale, a non rivolgersi all'ospedale di Treviso per dei calcoli renali e ad andare invece a operarsi in una clinica privata di Modena, anche questa convenzionata con il sistema sanitario, dove lavora lui stesso. «Mi ha detto che qui ci sono lunghe liste d'attesa ha rivelato la donna ma io non ho mai avuto alcuna intenzione di andare fino a Modena per togliere dei calcoli». Se non altro perché è già stata operata due volte in meno di un anno al Ca' Foncello.
LA REAZIONE
Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria trevigiana, ha annunciato che invierà al medico una diffida formale. E se la cosa si ripeterà chiederà a Salute e Cultura di rimuoverlo. Tra l'altro, a quanto pare, non è il primo attrito che emerge tra lo specialista e l'Usl in merito alla gestione delle visite di controllo effettuate in convenzione. Ma i vertici del centro medico che sorge a ridosso della tangenziale potrebbero anche non attendere un aut aut del genere e decidere di interrompere subito la collaborazione. «Benazzi ha assolutamente ragione. Sottoscrivo in pieno quando ha dichiarato mette in chiaro Ranzato la nostra struttura è convenzionata con l'Usl della Marca. E abbiamo sempre detto ai nostri medici che i pazienti che hanno bisogno di accertamenti devono essere inviati agli ospedali trevigiani. Su questo non si discute. Non sapevamo che Fandella avesse invitato una signora ad andare a Modena, nei prossimi giorni lo convocheremo e formalizzeremo il richiamo».
QUESTIONE DI IMMAGINE
Il medico ha suggerito alla paziente di rivolgersi a una clinica di Modena sempre nell'ambito del pubblico. Ma per l'Usl questo farebbe sembrare gli ospedali trevigiani non in grado di dare le dovute risposte e incrementerebbe l'emigrazione sanitaria verso l'Emilia Romagna, che alla fine deve essere rimborsata. Da Salute e Cultura sottolineano che si è trattato di un caso isolato. Per quanto spiacevole. «Il nostro è un centro di eccellenza che cerca di dare risposte al territorio soprattutto nell'attività convenzionata tira le fila Ranzato vogliamo rimanere un centro di eccellenza e uno dei partner primari della sanità convenzionata trevigiana». Martedì la 71enne è stata contattata direttamente da Luigino Maccatrozzo, primario di Urologia del Ca' Foncello. «Il problema non è assolutamente nato dall'Urologia di Treviso specifica in base alla priorità, siamo ovviamente disponibili a operare la signora nei tempi previsti per i calcoli renali». L'intervento chirurgico dovrebbe essere fissato entro il 15 gennaio.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci