«Ho suonato nella sagra, posso insegnare musica»

Giovedì 1 Ottobre 2020
«Ho suonato nella sagra, posso insegnare musica»
IL CASO
TREVISO Esperienze già fatte? L'aver suonato nella banda in occasione della sagra paesana. Un insegnante ha evidenziato anche la propria attività di volontariato nell'autodichiarazione per l'inserimento nelle nuove graduatorie provinciali per le supplenze. Evidentemente sperava di racimolare qualche punto in più per riuscire a scalare gli elenchi. Ma non è bastato: il concertino durante la sagra non vale. L'insolita esperienza è stata notata e depennata. «Si sono presentate anche situazioni di questo genere», allarga le braccia Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso. Non si tratta solo di curiosità. La partita degli aspiranti supplenti che potrebbero aver provato a gonfiare i propri titoli per scalare posizioni in graduatoria è quanto mai seria. «Adesso portiamo a termine le nomine sottolinea Sardella poi valuteremo caso per caso, distinguendo tra eventuali errori o problemi di altra natura. In base a questo decideremo per quali situazioni procedere con le denunce».
LE INCONGRUENZE
Gli uffici hanno evidenziato una lunga serie di incongruenze. Altri insegnanti, ad esempio, hanno indicato di essere già inseriti in graduatorie diverse quando invece non era vero. Una svista innocente? Può essere. Sorge però anche il dubbio che alcuni abbiano provato in questo modo ad aggirare l'obbligo di ottenere i 24 crediti universitari specifici indispensabili per chi non era mai stato iscritti in alcuna graduatoria. L'ufficio scolastico ha cancellato tutte le richieste avanzate sulla base di autodichiarazioni risultate non veritiere. Tutte quelle che sono state individuate fino a questo momento, almeno. Perché a quanto pare le graduatorie provinciali per le supplenze conterrebbero altri errori. Ad oggi ci sono almeno una ventina di richieste sub judice. Il numero, però, potrebbe ancora lievitare. In questo contesto, mentre si cerca faticosamente di chiudere il quadro delle nomine, verificare ogni virgola è sostanzialmente una missione impossibile. I nodi, comunque, non si risolveranno con l'entrata in servizio degli insegnanti.
RISCHIO DENUNCE
Ogni scuola sarà poi chiamata ad accertare la regolarità delle domande presentate dai propri supplenti annuali. Non sarà una cosa immediata. Ma se in futuro emergeranno delle incongruenze rispetto a quanto dichiarato, scatterà la risoluzione del contratto. E a quel punto le denunce saranno davvero inevitabili. «Una volta terminate le nomine dei supplenti andremo a verificare caso per caso tutte le autodichiarazioni nelle quali sono già emersi dei problemi spiega la dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso abbiamo tutti i nomi. Si cercherà di capire se siamo davanti a semplici errori, fatti in buona fede, oppure se c'erano altri obiettivi. Di conseguenza faremo tutte le valutazioni del caso per le eventuali segnalazioni alla Procura». E se emergeranno problemi simili anche con insegnanti che avranno già firmato il contratto annuale e preso servizio a scuola. «I controlli non si fermeranno dopo la firma dei contratti annuali tira le fila Sardella anzi, se a quel punto dovessero emergere altre auto-dichiarazioni non veritiere, la situazione si farebbe ancora più pesante sotto il profilo legale».
M.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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