Grazie a Ca' Sugana scienziato negli Usa

Venerdì 21 Settembre 2018
Grazie a Ca' Sugana scienziato negli Usa
LA STORIA
TREVISO Nel novembre 2002 con una cerimonia essenziale ma significativa, Ca' Sugana elargì 2.582 euro per finanziare una borsa di studia destinata uno studente meritevole, appassionato di scienza e col desiderio di affrontare gli studi d'ingegneria. Dopo una selezione accurata, chiamato a salire sul palco dove ad attenderlo c'erano l'allora sindaco Giancarlo Gentilini e l'allora presidente del Consiglio Giancarlo Iannicelli, è stato Gianmarco Parpinel, fresco di diploma di maturità e ai primi contatti con il mondo universitario. Oggi quello studente meritevole, che anche grazie a quel contributo ha potuto laurearsi brillantemente in Ingegneria Aerospaziale nel 2009, fa parte di un gruppo selezionatissimo di 24 esperti legati a Leonardo, colosso mondiale espressione di Finmeccanica nel settore dell'aeronautica, che lavora a Washington sul prototipo di un simulatore per le cabine di pilotaggio. Un progetto che vede come partner il governo Usa e che mira a rendere più sicure intere flotte di aerei civili. Un'eccellenza insomma. Partita da Ca' Sugana.
IL RITORNO
Nei giorni scorsi Parpinel, oggi 34 enne, tornato aTreviso per una visita lampo è andato a trovare Iannicelli, nel frattempo tornato a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale. Ed è stata una vera sorpresa. «La visita mi ha fatto estremamente piacere - ammette Iannicelli - e mi rende orgoglioso anche perché, in tutti questi anni, non ho saputo nulla di questo ragazzo. Però lui si è ricordato. La sua storia dimostra come quella borsa di studio sia stata uno degli investimenti migliori fatti dal Comune. Sì, parlo di investimento perché il compito di un'istituzione pubblica è anche quello di aiutare e sostenere i propri cittadini».
LA STORIA
Iannicelli è stato anche il fautore di quella borsa di studio, nata da una disgrazia. Venne intitolata al colonnello pilota del 51° Stormo Davide Franceschetti, morto per essersi eiettato troppo tardi dal suo Amx in avaria. Una ferita ancora aperta. Iannicelli all'epoca era l'ufficiale del 51° cui toccò il delicato compito di gestire quella disgrazia: «Un incidente drammatico - ricorda - avvenuto nel 2001. Il colonnello Franceschetti, in avvicinamento a Istrana, si accorse che il suo Amx aveva dei problemi e cominciò a perdere quota. Avrebbe avuto tutto il tempo per lanciarsi col paracadute e salvarsi, invece rimase ai comandi dell'aereo e lo diresse in direzione Lancenigo, verso la campagna, lontano dalle case. Quando decise di eiettarsi era ormai troppo tardi e la quota troppo bassa: il paracadute si aprì ma senza riuscire ad attutire lo schianto. La comunità trevigiana diede vita a una gara di solidarietà per la sua famiglia. Al colonnello venne riconosciuta la Medaglia d'Oro al valor Militare e come amministrazione decidemmo di intitolargli una borsa di studio destinata a quegli studenti meritevoli che avrebbero voluto intraprendere gli studi di ingegneria. Mettemmo a disposizione cinque milioni di lire».
IL PREMIO
E l'anno dopo quella borsa di studio, passata dalle lire all'euro, andò al giovane Parpinel: «Mi ha ricordato lui che fui io a invitare la sua famiglia a partecipare al bando. Ogni candidato veniva esaminato da una commissione formata da dirigenti comunali e consiglieri di maggioranza e opposizione. Gianmarco venne giudicato meritevole. E poi ha saputo mettere a frutto nel migliore dei modi quell'occasione. Tutti hanno diritto a un'occasione e l'istituzione deve poter aiutare. Sono belle storie. Quella borsa di studio la mantenemmo per una decina di anni, poi venne messa da parte».
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci