IL PROGETTO
TREVISO Ci sono anche grandi nomi dell'industria trevigiana nel pool di aziende per i progetti di alternanza scuola-lavoro al collegio Pio X di Treviso. Tra diverse pmi e istituzioni pubbliche resesi disponibili ad accogliere gli studenti della storica scuola cittadina, infatti, figurano anche alcuni marchi leader del manifatturiero. Molte di queste aziende sono di proprietà di ex allievi del Pio X o di famiglie i cui figli frequentano oggi l'istituto. Tra le tante, ad esempio, la Texa SpA di Monastier, tra i maggiori produttori al mondo di dispositivi per la diagnosi dei motori. «Ho sempre sostenuto ha spiegato il presidente Bruno Vianello - che l'istruzione scolastica debba essere accompagnata da una formazione pratica in azienda, in modo che lo studente possa già, durante gli studi, entrare nel vivo del lavoro ed anche appassionarsi ad esso». «Siamo arrivati a formare un network molto esteso grazie alle convenzioni dirette tra la scuola e ognuno dei partner coinvolti» conferma monsignor Lucio Bonomo, rettore del Pio X. Gli studenti quest'anno chiamati all'alternanza sono 140, tutti dei licei classico, linguistico e scientifico.
M.Zan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Ci sono anche grandi nomi dell'industria trevigiana nel pool di aziende per i progetti di alternanza scuola-lavoro al collegio Pio X di Treviso. Tra diverse pmi e istituzioni pubbliche resesi disponibili ad accogliere gli studenti della storica scuola cittadina, infatti, figurano anche alcuni marchi leader del manifatturiero. Molte di queste aziende sono di proprietà di ex allievi del Pio X o di famiglie i cui figli frequentano oggi l'istituto. Tra le tante, ad esempio, la Texa SpA di Monastier, tra i maggiori produttori al mondo di dispositivi per la diagnosi dei motori. «Ho sempre sostenuto ha spiegato il presidente Bruno Vianello - che l'istruzione scolastica debba essere accompagnata da una formazione pratica in azienda, in modo che lo studente possa già, durante gli studi, entrare nel vivo del lavoro ed anche appassionarsi ad esso». «Siamo arrivati a formare un network molto esteso grazie alle convenzioni dirette tra la scuola e ognuno dei partner coinvolti» conferma monsignor Lucio Bonomo, rettore del Pio X. Gli studenti quest'anno chiamati all'alternanza sono 140, tutti dei licei classico, linguistico e scientifico.
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