GLI AMMINISTRATORI
TREVISO Impossibile opporsi al fenomeno globale del commercio

Sabato 19 Giugno 2021
GLI AMMINISTRATORI
TREVISO Impossibile opporsi al fenomeno globale del commercio elettronico e dell'ascesa di società come Amazon. Può però essere governato. Ma per farlo è necessario agire su una dimensione almeno interprovinciale o regionale, con unità d'intenti delle amministrazioni comunali e di tutti i soggetti interessati. Il messaggio lanciato dall'EbiCom è raccolto dai rappresentanti delle istituzioni locali. A partire dal prefetto di Treviso, Maria Rosaria Laganà: «È un discorso molto complesso, ma gli strumenti per dettare delle norme a questi colossi ci sono: altrimenti vorrebbe dire essere loro ostaggi. Però c'è anche un altro aspetto da mettere in evidenza: questi gruppi prosperano per le nuove abitudini di consumo che tutti noi abbiamo, allora bisogna chiedersi anche il costo di queste tipo di acquisti», sottolinea la rappresentante del governo, confermando la piena disponibilità della Prefettura, anche in questo ambito, ad una ruolo di regia tra i vari attori del territorio.
LA CONTRATTAZIONE
Pieranna Zottarelli, sindaco di Roncade, puntualizza come sia stata ripresentata l'istanza preliminare per il polo logistico: «Ora dovrà essere verificata dagli enti preposti per valutare se la documentazione è completa. Altrimenti il procedimento amministrativo dovrà essere sospeso, tornando alla situazione attuale, cioè alla non esistenza delle proposta». In questo senso, per il primo cittadino c'è la possibilità di porre dei paletti: «Il primo riguarderà la chiarezza sul numero di contratti a tempo indeterminato, ad esempio. C'è modo per tutti di presentare delle osservazioni. Abbiamo adottato, unici forse in tutto il Veneto, un innovativo metodo di concertazione partecipata, che ci ha consentito di interloquire già in via preliminare con le associazione di categoria, i sindacati e anche i comuni intermedi». E di fronte alla proposta del professor Alessandro Minello, curatore dello studio dell'EbiCom, di puntare su oneri commerciali (più elevati di quelli industriali) per queste attività, Zottarelli rilancia: «Lo Stato ci lasci l'Imu: con quelle risorse potremo rispondere meglio anche alle criticità generate da questi insediamenti».
ARMI SPUNTATE
Il richiamo alla responsabilità di chi acquista è ribadito pure da Mario Conte, sindaco di Treviso. Più scettico, però, sulle armi a disposizione degli amministratori locali: «Oggi andiamo a trattare con Amazon per gentile concessione di Amazon stessa. Noi a Treviso abbiamo chiesto e ottenuto una serie di impegni sulla riqualificazione di un sito dismesso, sull'uso di mezzi elettrici, sugli orari notturno di arrivo dei camion, ma i sindaci hanno ben pochi strumenti: sono vittime come i lavoratori. Bisogna cambiare le regole alla radice. Per questo non posso accettare che, in queste situazioni la gente se la prenda con i sindaci, accusandoli di essere contro i negozi tradizionali». Per Conte, purtroppo, anche i protocolli in materie tra le parti sociali, servono a poco: «Hanno valore morale, certo, ma rischiano di essere carta straccia». Almeno nelle fasi di avvio dell'insediamento, Amazon ha comunque dimostrato una certa disponibilità a negoziare con i rappresentanti del territorio. L'obiettivo, ribadiscono da EbiCom, è sfruttarla meglio, come fatto, ad esempio, a Passo Correse, in provincia di Rieti, con un'alleanza tra Regione, Comune, associazioni di categoria e altri soggetti. «Continuo a credere in uno sviluppo coeso e sostenibile- conferma Mario Pozza, presidente della Camera di commercio -, che tuteli l'imprenditoria esistente e la nostra comunità in generale. E dunque credo che la comprensione e condivisione di questi scenari ci metta nella condizione giusta, prima di tutto per fare squadra fra istituzioni ai diversi livelli e competenze».
M.Zan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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