Giorgia e Christian: l'ora del confronto

Giovedì 27 Giugno 2019
Giorgia e Christian: l'ora del confronto
IL CONTRADDITORIO
TREVISO Giorgia, da adesso all'avvio del probabile procedimento a carico di Christian, potrebbe subire dei condizionamenti. Per questo il sostituto procuratore Daniele Brunetti, il magistrato che ha ereditato il fascicolo di indagine dalla collega Francesca Torri, il 21 giugno scorso ha depositato al gip Angelo Mascolo la richiesta di incidente probatorio. Un passaggio che, se l'istanza venisse accolta, rappresenta potenzialmente il momento della verità dato che la ragazza verrà risentita questa volta in contraddittorio tra le parti. Dovrà cioè rispondere, oltre che al giudice e al Pm, anche alle eventuali domande di Fabio Crea, l'avvocato difensore di Christian Barzan. Ma in che cosa consisterebbe il rischio di condizionamento di cui parla la Procura? Il pm Brunetti farebbe riferimento in particolare a un episodio, peraltro raccontato dalla stessa 21enne. Quando cioè, subito dopo aver riferito ai soccorritori che Christian aveva lanciato volontariamente la sua auto contro quella di Giuseppina Lo Brutto, la donna morta nello schianto del 7 giugno, il padre di Barzan l'avrebbe contatta chiedendole di cambiare versione. «Devi raccontare che è stato un incidente» le avrebbe detto l'uomo. Gli inquirenti vogliono allora, come si dice, cristallizzare le dichiarazioni della giovane, che oltre ad accusare l'ex fidanzato di aver tentato di ucciderla e di uccidersi provocando il frontale ha anche sostenuto di essere stata violentata dal giovane qualche ora prima della tragedia e di aver subito intimidazioni e minacce dal ragazzo.
I DUBBI
Giorgia è stata sentita dagli inquirenti già tre volte e non ha mai cambiato la sua versione. Ma la credibilità della 21enne, in una prima fase ritenuta attendibile, è vacillata davanti alla valutazione del gip Mascolo che, nell'ordinanza con cui ha revocato la custodia cautelare in carcere di Christian Barzan, ha posto seri dubbi sul suo racconto.
L'INTERPRETAZIONE
«Non si vuole adombrare l'esistenza di un dolo di calunnia a carico di Giorgia - ha scritto Mascolo riguardo la ricostruzione dell'incidente fatta dalla 21enne - ma evidenziare la possibilità che, nello stato di grave stress esistente, questa abbia interpretato male la situazione e ritenuto volontaria una perdita di controllo causata solo da un consapevole stato di stress del Barzan». Ma il vero colpo alla credibilità di Giorgia viene inferto in relazione al presunto stalking e alla violenza sessuale e quelle saranno circostanze che non potranno sfuggire al vaglio della difesa se ci sarà l'incidente probatorio. È vero che Barzan tra il 18 e il 19 ha mandato a Giorgia dei messaggi in cui la minacciava anche di morte ma per l'avvocato Crea «sono frasi che vanno contestualizzate in circostanze ben precise e circoscritte». «Giorgia - spiega il difensore - avrebbe sempre lamentato il fatto che il ragazzo non l'aveva voluta presentare alla famiglia. Lui per dimostrarle invece quanto ci tenesse desiderava che conoscesse il nonno, una figura molto importante a cui Christian era molto legato e che in quei giorni era in fin di vita. Lei si è rifiutata e questo ha creato una grave tensione».
LE MOLESTIE
Ad accendere l'ira di Barzan, sempre secondo il suo avvocato, sarebbe stato l'aver visto foto della ragazza sui social network che, proprio nei giorni in cui si sarebbe rifiutata di incontrare il parente del giovane, stava insieme ad altri ragazzi divertendosi. «Riesce difficile pensare che si potesse ritenere molestata da Barzan» scrive Mascolo nell'ordinanza a proposito dello stalking che il ragazzo avrebbe iniziato a gennaio dopo essere stato lasciato. Tra il 10 e 16 di maggio infatti Giorgia scrive a Christian frasi del tipo Ti amo, mi manchi da morire, mi manchi così tanto, mi sento male. E se per quanto riguarda la violenza sessuale incombe il punto di domanda dubbio sulla telefonata che avrebbe ricevuto dalla madre poco dopo il rapporto nella quale la giovane non avrebbe riferito nulla di quello che era successo, un altro particolare del racconto di lei appare contraddittorio: quando riferisce ai medici in ospedale di aver già denunciato Christian per stalking ma agli atti, in Procura, non risulta nulla. L'incidente probatorio riguarderà anche la dinamica dell'incidente, attraverso la ricostruzione cinematica e l'esame dei mezzi coinvolti. Nel frattempo lunedì avverrà il conferimento dell'incarico per l'accertamento tecnico irripetibile sui telefoni dei due ragazzi, chiesto dalla difesa di Barzan, che aveva ottenuto il loro sequestro e che ha anche ottenuto l'acquisizione dei tabulati telefonici.
Denis Barea
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