Giorgetti: «Sì ai sindaci-imprenditori»

Mercoledì 29 Settembre 2021
Giorgetti: «Sì ai sindaci-imprenditori»
CONEGLIANO
Una foto con le campionesse dell'Imoco, schierate quasi al completo per l'occasione; due parole da appassionato di volley - «Ho anche fatto a lungo il revisore dei conti della Fipav» - e poi l'incontro con gli imprenditori della sinistra Piave, arrivati a Conegliano per capire l'aria che tira. Giancarlo Giorgetti, ministro per lo Sviluppo Economico, è l'ultimo big in ordine di tempo a calare nella Marca per tirare la volata ai candidati sindaci della Lega. Accanto a lui c'è Piero Garbellotto, orgoglioso di presentare l'Imoco al ministro ma restio nel farsi fotografare assieme a lui e in mezzo alle atlete: «Non vorrei che qualcuno strumentalizzasse la cosa», dice prima di cedere alle insistenze del ministro. E attorno tutta la Lega trevigiana che conta, almeno quella che si sta incanalando nella scia del ministro che pare il contraltare di Matteo Salvini: più orientato verso il nord, sostenitore di vaccini e green pass, assolutamente in linea con i governatori a cominciare da Luca Zaia.
L'ARRIVO
A scortare Giorgetti c'è il commissario provinciale Gianangelo Bof, il responsabile della campagna elettorale coneglianese Roberto Bet, ma anche volti notissimi come Mauro Michielon, Guido Dussin, il sindaco di Treviso Mario Conte, il senatore Massimo Candura. Da Belluno è arrivato anche l'avvocato Maurizio Paniz, esponente di spicco di Forza Italia che però ha scelto di sostenere Garbellotto: «È da ammirare un imprenditore che toglie tempo alla propria azienda per dedicarsi all'amministrazione della città. Per questo lo sostengo». E la figura dei sindaci/imprenditori la richiama anche Giorgetti nel corso di un intervento che accarezza le aspettative delle imprese: «In questa fase complicata, di rilancio, c'è bisogno di sindaci/imprenditori, di persone concrete, capaci amministrare le risorse e governare il cambiamento in atto».
IL SOSTEGNO
Giorgetti mette poi una mano sulla spalla di Garbellotto: «Conosco Piero, sia come imprenditore, sia come dirigente di una squadra sportiva arrivata sul tetto del mondo. Dopo l'ultima vittoria gli ho anche mandato un messaggio. Appena ho saputo che si sarebbe candidato ho subito voluto dargli il mio sostegno». Gli imprenditori arrivati nella splendida cornice dell'ex convento di San Francesco volevano però sentire anche altro. E sono stati accontentati. Il ministro ha parlato della svolta energetica che attende l'Italia: «L'elettrico ha dei costi da sostenere, l'idrogeno arriverà tra 10-15 anni. Adesso l'opzione di transizione più conveniente è il gas, ma l'Italia deve cominciare a produrne di più da sola anche se chi si oppone alla trivellazioni» e qui ha tirato una stoccata all'ambientalismo irresponsabile che molto spesso è un freno. Ha poi ribadito l'impegno del governo a contenere gli aumenti delle bollette che tanta preoccupazione creano. Ha bocciato il reddito di cittadinanza annunciando invece nuovi meccanismi per facilitare l'incrocio di domanda e offerta di lavoro. Su Green pass e vaccini è stato netto: «L'obiettivo deve essere quello di annientare il virus. Non ci vedo nulla di male se a un lavoratore viene chieste Green pass o tampone. Quello che vogliamo sono tamponi a prezzi calmierati». La platea ha applaudito e annuito convinta. Dopo un brindisi col Prosecco ha ripreso la marcia in direzione Oderzo per sostenere un altro candidato leghista, Maria Scardellato.
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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