Gestione del verde, consulenze irregolari

Domenica 13 Ottobre 2019
Gestione del verde, consulenze irregolari
IL CASO
TREVISO L'Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), ammonisce l'amministrazione comunale e sottolinea che, dal 2014 al 2018, quando a Ca' Sugana c'era la giunta di centrosinistra, ci sono state delle irregolarità nell'assegnazione dei lavori per la gestione del verde. Nel mirino sono finiti gli incarichi per chiamata diretta, quelli cosiddetti sotto soglia, quindi dall'importo massimo di 40mila euro, per cui non è necessaria una gara. Ma che, per quattro anni, sono finiti praticamente sempre agli stessi professionisti. E l'Anac ha richiamato Ca' Sugana a un più puntuale e rigoroso rispetto della normativa di settore.
SOTTO OSSERVAZIONE
L'indagine dell'Anticorruzione è partita nel 2017 dopo un'interrogazione presentata dall'allora consigliere comunale Maristella Caldato e sostenuta dal comitato Alberi Urlanti. La Caldato aveva fatto un lavoro certosino appurando che gli incarichi sotto soglia, sotto quindi i 40mila euro, venivano costantemente assegnati a due professionisti: Paolo Pietrobon e Anna Barp, dottori forestali. L'Anac ha confermato questa tesi: nel periodo in questione a Pietrobon sono stati conferiti 9 incarichi per un importo complessivo di 199mila euro, mentre alla Barp sono andati 3 lavori per un totale di 44.085 euro. Ma non solo, l'Autorità rileva anche che Ulteriore profilo di anomalia attiene al fatto che i professionisti, Pietrobon e Barp, principali affidatari dei servizi sopra elencati, risultano entrambi soci accomandatari della Silvatica del dott. Paolo Pietrobon&C. Tale situazione comporta, dunque, il riferimento ad un unico centro di interessi. E questo particolare induce l'Anac a parlare di violazione del principio di concorrenza e di rotazione degli affidamenti oltre che ritenere non adeguatamente motivati i frequenti affidamenti ai due professionisti. Ma non solo. Affidamenti da verificare sono considerati anche quelli per la manutenzione del verde pubblico: nei quattro anni considerati, 20 incarichi sono stati dati alla Aladino soc.coop per un importo complessivo di poco superiore al milione di euro. La Cooperativa sociale onlus Nonsoloverde invce si è aggiudicata oltre che due interventi da 39.898,89 euro e di 203.000 euro, anche ulteriori tre interventi in Ati (associazione temporanea di imprese ndr) con la ditta Aladino sc. coop. con evidenti ricadute in materia di libera concorrenza e rotazione degli affidamenti. Infine l'Autorità contesta anche il frazionamento di alcuni appalti, assegnati in più lotti, operazione ritenuta non indispensabile.
REAZIONI
Il sindaco Mario Conte commenta prudente: «Faremo delle verifiche per capire cos'è successo e quali sono le motivazioni. Esprimo sempre la mia massima fiducia nei confronti dei dirigenti e, più in generale, di tutti i dipendenti comunali perché ho la certezza che operano sempre per il bene della città. Sono sicuro che anche in questo caso verrà fatta chiarezza». Franco Rosi (Treviso Civica) invece punta il dito proprio verso il settore tecnico: «Secondo me questo tema non ha alcuna valenza politica. È una questione di carattere squisitamente tecnico. Dovrà essere il segretario generale a chiarire i contenuti della nota dell'Autorità con i suoi dirigenti». Nell'occhio del ciclone sta per finire il responsabile dei Lavori Pubblici, che adesso rischia una sanzione da parte dell'amministrazione comunale.
Paolo Calia
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