Geriatria in emergenza medici esterni in corsia

Domenica 17 Dicembre 2017
PIANO D'EMERGENZA
TREVISO Medici volontari e professionisti esterni in Geriatria. È la soluzione messa a punto dall'Usl della Marca per riuscire a garantire le attività mediche nel reparto del Ca' Foncello anche durante il periodo di Natale. L'unità diretta da Massimo Calabrò, già finita nei mesi scorsi nell'occhio del ciclone per le carenze strutturali, deve infatti far fronte a un'altra emergenza. I medici in servizio non bastano più. Quattro dottoresse sono andate in maternità praticamente in contemporanea. Quattro su tredici, un terzo dell'organico.
Ecco perché la direzione dell'Usl ha chiesto una mano ai camici bianchi disposti a far volontariato e a quelli di altri reparti pronti a fare qualche ora aggiuntiva. Se sarà necessario, inoltre, si ricorrerà per brevi periodi anche a professionisti esterni. Il piano di emergenza è stato svelato nel corso dell'incontro che si è tenuto venerdì tra la direzione, i primari, i medici e gli infermieri del Ca' Foncello.
STRINGERE I DENTI
Il direttore generale Francesco Benazzi ha avanzato la proposta. «È stata prefigurata la possibilità di ricorrere a ore di straordinari o al lavoro di liberi professionisti esterni per affrontare al meglio il periodo del Natale. Passato questo, sono state garantite nuove assunzioni rivela Massimo Fornaini, segretario Anaao-Assomed per l'ex Usl di Treviso ci è stato chiesto di stringere i denti. Non abbiamo alcun problema ad andare incontro alla direzione. Ma deve essere chiaro che simili situazioni di criticità vanno risolte il prima possibile». Benazzi, dal canto suo, ha già inviato una richiesta urgente alla Regione per ottenere il via libera alla sostituzione delle quattro dottoresse in maternità. Anche cercando di fare in fretta, però, ormai è difficile che arrivino nuovi camici bianchi prima di Natale.
Da qui la decisione di attivare il piano B. La stessa Geriatria e le unità di Medicina proprio in questo periodo sono più che mai sotto pressione. I reparti sono sovraffollati. Ci sono circa 90 pazienti in spazi dove dovrebbero essercene al massimo 75. I settori sono tra due fuochi: da una parte l'impennata di ricoveri per l'influenza e dall'altra la diminuzione dello spazio a disposizione a causa dei lavori in corso per il rinnovo della Geriatria.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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