Gara e sorpasso killer uccidono un operaio

Sabato 27 Maggio 2017
Gara e sorpasso killer uccidono un operaio
La pazza, quanto assurda, gara di velocità in piena notte in una delle arterie solitamente sempre trafficate. Lo schianto frontale, con il conducente della terza vettura lasciato morente tra le lamiere del suo mezzo. Il tentativo di fuggire e di mascherare il tutto, una volta scoperto, con l'inutile scusa di una caduta dalle scale.
Una notte di ordinaria follia per due giovani kosovari residente nella Marca, ora agli arresti, che ha lasciato alle loro spalle una scia di sangue. La vittima è Giuliano Massimo Babbo, un operaio della 3B di 53 anni, che aveva appena finito il suo turno di lavoro e che ha avuto l'unica colpa di trovarsi sulla via del ritorno nel momento in cui la gara tra un'Alfa 147 ed una Audi A3 era al suo culmine.
La rabbia ha raggiunto l'apice quando i carabinieri hanno scoperto che il giovane che era alla guida dell'Audi, quella del frontale, non aveva mai conseguito la patente. K.K., 21 anni, residente a Cessalto, è stato arrestato per omicidio stradale con l'aggravante della fuga. Arrestato per concorso nello stesso reato ed omissione di soccorso, anche B.E., anche lui nato in Kosovo, 26 anni di Salgareda, il conducente dell'Alfa 147. Tutti e due sono pregiudicati e K.K. era stato sanzionato varie volte per guida senza patente.
La tragedia è avvenuta verso le 22.30, in via Mario Del Monaco a San Donà di Piave in un punto in cui sono avvenuti già altri gravi incidenti. Babbo era alla guida della sua Ford Focus e stava rientrando a casa, in località Brian di Eraclea. All'altezza della semicurva, l'Audi A3 ha invaso la sua corsia, prendendolo in pieno e facendo finire la Focus dentro al fossato: il 53enne è deceduto poco dopo. Il conducente dell'Audi, come riferito poi da testimoni, è sceso dal mezzo e si è dileguato a piedi.
Immediate sono scattate le indagini dei carabinieri per ricostruire la dinamica e risalire all'automobilista pirata. E subito si è delineato il primo, inquietante, quadro: come riferito dai testimoni, due auto, una Alfa 147 e l'Audi A3, erano intente ad effettuare una di gara di velocità fatta di manovre azzardate e sorpassi. L'Audi è risultata intestata ad una donna italiana residente nel Padovano, regolarmente assicurata; i militari hanno appurato che il mezzo era però in uso a K.K. di Cessalto. Quando sono andati nella sua abitazione, non hanno trovato il giovane, ma nel frattempo è sopraggiunta l'Alfa. A bordo c'erano due persone. Perquisito il veicolo, hanno trovato un asciugamano intriso di sangue. Il ragazzo alla guida, ha riferito di avere portato un amico in ospedale a Trieste perché rimasto coinvolto, a suo dire, in una rissa. Contattata la sala operativa di Trieste, i carabinieri si sono recati al Cattinara, dov'era appena stato dimesso K.K., con evidente segni di escoriazioni e contusioni compatibili con le ferite tipiche di un incidente stradale, nonostante lui sostenesse di essersele procurate cadendo dalle scale. Portato in caserma a San Donà, ricostruita tutta la vicenda, dalla folle gara tra auto, alla fuga, con l'omissione di soccorso, i due sono stati arrestati e portati in carcere a Venezia a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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