Fuori strada in moto: muore a 18 anni

Domenica 4 Aprile 2021
Fuori strada in moto: muore a 18 anni
CASTELFRANCO
Un dolore agghiacciante avvolge il liceo Giorgione. Alessio Bariam Canaj, studente modello della 4 A scientifico, è morto in sella alla sua moto, una Yamaha 125 che i genitori gli avevano regalato per il 18esimo compleanno, lo scorso 13 dicembre. L'incidente giovedì sera a Piombino Dese, dove Alessio risiedeva. Ma a ricordarlo come un ragazzo molto bravo e impegnato è il preside del Giorgione, Franco De Vincenzis. Che si dichiara sconvolto per la morte di un ragazzo così giovane. E la comunità del liceo, nella bacheca della scuola, lo ha voluto salutare con un Ciao Alessio, tutto in maiuscolo. E poi: «Un tragico incidente ti ha sottratto all'affetto dei tuoi cari e dei tuoi compagni di scuola ieri sera, nel giorno in cui i cristiani ricordano la passione e la morte di Cristo. Non ci sono parole per descrivere il dolore che provano i tuoi genitori, i familiari, gli amici e tutti coloro che ti hanno conosciuto e amato nel tuo breve tragitto terreno».
LA TRAGEDIA
Lo schianto che è costato la vita ad Alessio giovedì sera, a Piombino Dese, quando stava rientrando a casa dopo aver trascorso qualche ora con gli amici. Aveva indossato il casco ed era partito in moto. Ma, in via Meolde, ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. Un volo di diversi metri e Alessio Bariam Canaj ha sbattuto la testa contro un palo della linea elettrica, riportando un grave trauma cranico. Il giovane è stato ricoverato in elicottero all'ospedale Ca' Foncello di Treviso dove ieri mattina, intorno alle 8, è stato dichiarato morto.
IL REGALO
La moto era un sogno realizzato per Alessio Bariam Canaj. I suoi genitori gliel'avevano regalata per i 18 anni. E papà Krenar Canaj aveva voluto cristallizzare quel traguardo anche sui social. «Figlio mio da oggi ti posso chiamare uomo e sono contento di consegnarti la chiave della responsabilità che ogni persona deve avere alla tua età aveva scritto Sono sicuro che tu le userai con bravura e intelligenza che sempre ti hanno contraddistinto».
IL RICORDO
Gli amici castellani piangono la sua morte. A ricordarlo il liceo Giorgione che frequentava da quattro anni. «Era un ragazzo modello, molto bravo a scuola e impegnato spiega il preside Franco De Vincenzis Aveva desiderato quella moto così tanto, ma nessuno poteva immaginare che potesse portare a questa tragedia. Siamo vicini alla famiglia. Una tragedia di questo tipo ci scuote profondamente. E' successo tutto nel giorno della passione di Cristo e non è comprensibile come la morte possa portare via un ragazzo così giovane. Non ci sono parole, sono scosso». Sulla bacheca del sito del liceo è comparso anche il ricordo di tutto l'istituto: «È incomprensibile come la morte possa portarti via nel fiore degli anni, dopo che avevi coronato il tuo desiderio di possedere una moto con cui avresti voluto vivere in spensieratezza i giorni più belli della tua gioventù. La morte per tutti resta un mistero insondabile. Salga al cielo il nostro grido di dolore, ma anche la nostra certezza di fede che sei nella gloria del risorto e ci attendi nella comunione dei santi. La tua Pasqua sia per noi mortali, che ancora viviamo in questa valle di lacrime, il sigillo della vita futura».
Lucia Russo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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