Frenate e testimoni: la polizia ricostruisce lo schianto

Mercoledì 20 Novembre 2019
Frenate e testimoni: la polizia ricostruisce lo schianto
LA DINAMICA
TREVISO Una serie nefasta di combinazioni. Che la polizia locale di Villorba sta esaminando epr definire la dinamica dell'incidente costato la vita a nicolò Di Giacomo, 17 anni, residente a Casale.
Il giovane lunedì mattina, alle 8,30, era in sella alla sua moto da cross Husqvarna 125 e stava percorrendo viale Felissent diretto a Carità di Villorba. Stava andando a scuola ma all'altezza dell'attraversamento pedonale, poco prima dell'Ippodromo, un furgone Fiat ha svoltato a sinistra. E qui sorge il primo interrogativo che la polizia locale di Villorba, guidata dal comandante Riccardo Sutto, dovrà sciogliere. La svolta a sinistra ha creato turbativa al traffico e il camion ha tagliato la strada al motociclista? Oppure il ragazzo correva troppo e, nonostante la frenata i cui segni sono ben visibili sull'asfalto, non è riuscito ad evitare l'impatto?
IL PRIMO IMPATTO
Nicolò ha centrato la fiancata centro-posteriore del camioncino, venendo sbalzato dalla moto e finendo nel centro della carreggiata opposta proprio mentre sopraggiungeva un altro camioncino, che arrivava da Villorba diretto verso Treviso.
L'autista quando ha visto il corpo del ragazzo cadere di schianto sull'asfalto e ha cercato di frenare, l'aveva già colpito. Violentemente. E qui c'è il secondo dilemma a cui devono riouscire a dare una risposta gli agenti della polizia locale. Nicolò portava il casco e, a quello che è dato sapere, era saldamente allacciato al collo del 17enne. Ma nel corso dell'impatto l'ha perso, tanto è vero che il casco è ruzzolato ad alcuni metri di distanza rispetto al punto preciso dello scontro. Resta da capire quando l'ha perso. Se nel primo o nel secondo urto. E perchè si è slacciato.
SECONDO IMPATTO
Il secondo urto è stato frontale. Ed è stato violentissimo anche se la velocità del camioncino non era elevata. Nicolò ha riportato un trauma all'altezza del collo che aveva destato fin da subito le preoccupazioni dei sanitari, immediatamente intervenuti, che avevano intubato il ragazzo e l'avevano trasferito al Ca' Foncello dove è stato ricoverato in terapia intensiva neurochirurgica.
Subito dopo l'incidente la polizia locale ha cominciato ad effettuare i sopralluoghi per rilevare le tracce di frenata e la lunghezza delle stesse. Sono stati recuperati i reperti. E tra oggi e domani saranno sentiti i testimoni. Sono quattro le persone che hanno assistito alla scena ma sembra che uno dei quattro sia particolarmente attendibile. È un automobilista che procedeva proprio dietro al 17enne e ha avuto modo di vedere con chiarezza quanto stava succedendo. Frazioni di secondo, lunghissimi nella loro tragicità, che gli si sono impressi nella mente. Ma subito dopo l'incidente, a causa di un forte choc, non riusciva nemmeno a parlare. Sarà quindi sentito in giornata. E la sua testimonianza potrebbe rivelarsi fondamentale per ricostruire la dinamica del sinistro, considerando anche il fatto che nell'area non sono presenti telecamere. I reperti e il primo contenuto delle testimonianze sono già in mano al pubblico ministero che ha aperto un'inchiesta per omicidio stradale.
Valeria Lipparini
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