Finanziamenti dal ministero: al Comunale 424mila euro

Mercoledì 15 Agosto 2018
GLI STANZIAMENTI
TREVISO A fine luglio, come ogni anno, il Dipartimento generale dello spettacolo dal vivo rende noti gli stanziamenti ai diversi teatri, festival ed associazioni musicali italiani. È il famoso Fus, cioè lo stanziamento che ogni anno viene messo a disposizione dal ministero per le arti performative. Stanziamento peraltro retroattivo, che arriva a stagioni avviate e spesso, quasi concluse. Al Teatro Comunale di Treviso va in sostanza la conferma della cifra del 2017, con una lieve flessione. Si passa infatti dai 429.337 euro del 2017 a 424.583 di quest'anno.
CHI CRESCE
La vera notizia è che Asolomusica e Filarmonia Veneta incrementano. All'orchestra trevigiana sono assegnati 57.702.00 mila euro contro i 54.955.00 dello scorso anno. Asolomusica passa invece dai 229.602.00 del 2017 ai 241.082.00 di quest'anno. Un bilancio positivo in sostanza. Che però, almeno per la parte del Teatro cittadino potrebbe essere incrementato. Tra gli indici in base a cui viene assegnato il finanziamento infatti c'è anche una quota che può essere definita una sorta di punteggio artistico. È la risultante tra numero di eventi, pubblico, qualità degli ospiti e delle proposte, con un'attenzione particolare ai progetti di formazione e alle attività per le scuole. Qui la tabella rivela che il voto assegnato al teatro di Treviso non è tra i più brillanti. Il Del Monaco viene valutato con un punteggio di 44,51. Peggio fanno solo il teatro di Salerno, il Luglio trapanese, l'opera Giocosa di Savona e il teatro Marrucino di Chieti. Meglio, anche se di misura, fa Rovigo.
LA TENUTA
Non c'è un incremento per il Del Monaco, ma la tenuta è un indice comunque positivo per la situazione in cui versa oggi. Con la chiusura del 2008 infatti il Comunale aveva perso non solo la qualifica di teatro di tradizione ma anche il finanziamento da Roma, al tempo tra i più sostanzioni d'Italia (una cifra intorno ai 650mila euro attuali). Il finanziamento a Treviso è cresciuto notevolmente dopo che il Comune ha accettato di versare la quota proporzionale come previsto da un decreto ministeriale del 2014.
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci