LA SVOLTA
TREVISO Parte lunedì l'iter ufficiale del progetto per la riqualificazione dell'ex caserma Salsa elaborato dal Demanio. A Venezia si riunirà la prima Conferenza dei Servizi incaricata di esaminare il progetto di fattibilità, già passato per gli uffici di Ca' Sugana. La giunta, sentiti i pareri dei tecnici, ha dato parere positivo inserendo però alcune prescrizioni. A parte questioni prettamente tecniche, come le distanze dagli edifici confinanti, il Comune ha chiesto che il complesso destinato a prendere il posto dell'ex caserma, e che ospiterà la sede della Guardia di Finanze e dell'Agenzia delle Entrate - più la cittadella per le associazioni nella parta pubblica, che sarà messa a posto dal Comune - abbia due accessi per le auto: uno da via Tommaso Salsa e uno da viale Brigata Marche.
I DETTAGLI
Il progetto di fattibilità per il recupero dell'ex caserma Salsa è stato commissionato dal Demanio a un gruppo di professionisti con l'obiettivo di disegnare un pezzo di futuro per un buco nero al centro da anni di tante discussioni. Il Demanio ha le idee chiare. È risaputo che vuole concentrare nell'ex caserma Guardia di Finanza e Intendenza di Finanza, togliendoli dalla cittadella dell'Appiani, e adesso ha mosso i primi passi concreti. Il progetto di fattibilità prevede il trasferimento di tutti i dipendenti dell'Intendenza di Finanza della provincia, 310 persone, in cinque edifici dell'ex caserma da ristrutturare per l'occasione, pari a una superficie complessiva di 7.770 metri quadrati. Un lavoro imponente per cui sono stati previsti oltre dieci milioni di euro, già inseriti nel Piano annuale dei Lavori del 2013 e poi riconfermati negli anni successivi. A Santa Maria del Rovere il Demanio vorrebbe portare la Direzione provinciale, l'Ufficio territoriale, i Servizi di pubblicità immobiliare e i Servizi catastali con i relativi archivi. Un trasloco che, sommati tutti gli affitti che adesso il Ministero paga per le varie sedi (oltre 700mila euro l'anno solo per la torre all'Appiani), porterebbe a un risparmio annuo di 945mila euro. Intanto continua la trattativa per la consegna di metà dell'ex caserma, quella non interessata dalla riqualificazione, a Ca' Sugana. Ci vorrà ancora un mese per il passaggio dell'atto di proprietà: le modifiche al progetto hanno infatti aumentato l'area prevista per la Guardia di Finanza e questo ha costretto a una revisione dei contratti già pronti.
LA RICHIESTA
Intanto le opposizioni continuano a rumoreggiare, preoccupate per il futuro della cittadella dell'Appiani. Domenico Losappio (Gruppo Misto) ha presentato la richiesta per una commissione consiliare mirata a capire essenzialmente due cose: chi ha dato, all'epoca, l'autorizzazione per realizzare un complesso chiedendo anche la presenza di Giancarlo Gentilini, sindaco quando il progetto prese forma e vice di Gian Paolo Gobbo quando venne realizzato. Poi saranno chieste delucidazioni sul futuro dello stesso Appiani.
Paolo Calia
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Parte lunedì l'iter ufficiale del progetto per la riqualificazione dell'ex caserma Salsa elaborato dal Demanio. A Venezia si riunirà la prima Conferenza dei Servizi incaricata di esaminare il progetto di fattibilità, già passato per gli uffici di Ca' Sugana. La giunta, sentiti i pareri dei tecnici, ha dato parere positivo inserendo però alcune prescrizioni. A parte questioni prettamente tecniche, come le distanze dagli edifici confinanti, il Comune ha chiesto che il complesso destinato a prendere il posto dell'ex caserma, e che ospiterà la sede della Guardia di Finanze e dell'Agenzia delle Entrate - più la cittadella per le associazioni nella parta pubblica, che sarà messa a posto dal Comune - abbia due accessi per le auto: uno da via Tommaso Salsa e uno da viale Brigata Marche.
I DETTAGLI
Il progetto di fattibilità per il recupero dell'ex caserma Salsa è stato commissionato dal Demanio a un gruppo di professionisti con l'obiettivo di disegnare un pezzo di futuro per un buco nero al centro da anni di tante discussioni. Il Demanio ha le idee chiare. È risaputo che vuole concentrare nell'ex caserma Guardia di Finanza e Intendenza di Finanza, togliendoli dalla cittadella dell'Appiani, e adesso ha mosso i primi passi concreti. Il progetto di fattibilità prevede il trasferimento di tutti i dipendenti dell'Intendenza di Finanza della provincia, 310 persone, in cinque edifici dell'ex caserma da ristrutturare per l'occasione, pari a una superficie complessiva di 7.770 metri quadrati. Un lavoro imponente per cui sono stati previsti oltre dieci milioni di euro, già inseriti nel Piano annuale dei Lavori del 2013 e poi riconfermati negli anni successivi. A Santa Maria del Rovere il Demanio vorrebbe portare la Direzione provinciale, l'Ufficio territoriale, i Servizi di pubblicità immobiliare e i Servizi catastali con i relativi archivi. Un trasloco che, sommati tutti gli affitti che adesso il Ministero paga per le varie sedi (oltre 700mila euro l'anno solo per la torre all'Appiani), porterebbe a un risparmio annuo di 945mila euro. Intanto continua la trattativa per la consegna di metà dell'ex caserma, quella non interessata dalla riqualificazione, a Ca' Sugana. Ci vorrà ancora un mese per il passaggio dell'atto di proprietà: le modifiche al progetto hanno infatti aumentato l'area prevista per la Guardia di Finanza e questo ha costretto a una revisione dei contratti già pronti.
LA RICHIESTA
Intanto le opposizioni continuano a rumoreggiare, preoccupate per il futuro della cittadella dell'Appiani. Domenico Losappio (Gruppo Misto) ha presentato la richiesta per una commissione consiliare mirata a capire essenzialmente due cose: chi ha dato, all'epoca, l'autorizzazione per realizzare un complesso chiedendo anche la presenza di Giancarlo Gentilini, sindaco quando il progetto prese forma e vice di Gian Paolo Gobbo quando venne realizzato. Poi saranno chieste delucidazioni sul futuro dello stesso Appiani.
Paolo Calia