Ex caserma Salsa il Demanio dà il via libera per il recupero

Giovedì 27 Febbraio 2020
Ex caserma Salsa il Demanio dà il via libera per il recupero
LA SVOLTA
TREVISO Parte lunedì l'iter ufficiale del progetto per la riqualificazione dell'ex caserma Salsa elaborato dal Demanio. A Venezia si riunirà la prima Conferenza dei Servizi incaricata di esaminare il progetto di fattibilità, già passato per gli uffici di Ca' Sugana. La giunta, sentiti i pareri dei tecnici, ha dato parere positivo inserendo però alcune prescrizioni. A parte questioni prettamente tecniche, come le distanze dagli edifici confinanti, il Comune ha chiesto che il complesso destinato a prendere il posto dell'ex caserma, e che ospiterà la sede della Guardia di Finanze e dell'Agenzia delle Entrate - più la cittadella per le associazioni nella parta pubblica, che sarà messa a posto dal Comune - abbia due accessi per le auto: uno da via Tommaso Salsa e uno da viale Brigata Marche.
I DETTAGLI
Il progetto di fattibilità per il recupero dell'ex caserma Salsa è stato commissionato dal Demanio a un gruppo di professionisti con l'obiettivo di disegnare un pezzo di futuro per un buco nero al centro da anni di tante discussioni. Il Demanio ha le idee chiare. È risaputo che vuole concentrare nell'ex caserma Guardia di Finanza e Intendenza di Finanza, togliendoli dalla cittadella dell'Appiani, e adesso ha mosso i primi passi concreti. Il progetto di fattibilità prevede il trasferimento di tutti i dipendenti dell'Intendenza di Finanza della provincia, 310 persone, in cinque edifici dell'ex caserma da ristrutturare per l'occasione, pari a una superficie complessiva di 7.770 metri quadrati. Un lavoro imponente per cui sono stati previsti oltre dieci milioni di euro, già inseriti nel Piano annuale dei Lavori del 2013 e poi riconfermati negli anni successivi. A Santa Maria del Rovere il Demanio vorrebbe portare la Direzione provinciale, l'Ufficio territoriale, i Servizi di pubblicità immobiliare e i Servizi catastali con i relativi archivi. Un trasloco che, sommati tutti gli affitti che adesso il Ministero paga per le varie sedi (oltre 700mila euro l'anno solo per la torre all'Appiani), porterebbe a un risparmio annuo di 945mila euro. Intanto continua la trattativa per la consegna di metà dell'ex caserma, quella non interessata dalla riqualificazione, a Ca' Sugana. Ci vorrà ancora un mese per il passaggio dell'atto di proprietà: le modifiche al progetto hanno infatti aumentato l'area prevista per la Guardia di Finanza e questo ha costretto a una revisione dei contratti già pronti.
LA RICHIESTA
Intanto le opposizioni continuano a rumoreggiare, preoccupate per il futuro della cittadella dell'Appiani. Domenico Losappio (Gruppo Misto) ha presentato la richiesta per una commissione consiliare mirata a capire essenzialmente due cose: chi ha dato, all'epoca, l'autorizzazione per realizzare un complesso chiedendo anche la presenza di Giancarlo Gentilini, sindaco quando il progetto prese forma e vice di Gian Paolo Gobbo quando venne realizzato. Poi saranno chieste delucidazioni sul futuro dello stesso Appiani.
Paolo Calia
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