Estorsioni e minacce baby gang denunciata

Sabato 22 Febbraio 2020
IL FENOMENO
VEDELAGO Un gruppo di bulli sta terrorizzando gli alunni delle elementari e delle medie diVedelago. Dopo gli atti vandalici, si è passati a intimidazioni, minacce ed estorsioni. E ora sia il Comune che i genitori dei ragazzi finiti nel mirino si sono rivolti ai carabinieri. I bulli, una decina di giovani che non hanno più di 15 anni, si muovono sempre tutti assieme nella zona del centro. Insultano i coetanei e i ragazzini delle elementari che incrociano per strada, arrivando addirittura a minacciarli per estorcere loro dei soldi. Comportamenti da vera baby gang. Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni e le famiglie iniziano ad aver paura a far uscire i figli da soli. Il Comune è già stato informato. Ieri alcuni genitori si sono presentati nella scuola media per parlarne con il preside, Domenico Savio Teker. E subito dopo hanno segnalato l'accaduto anche ai carabinieri di Vedelago. «Abbiamo paura a far uscire i nostri figli perché c'è un gruppo di piccoli delinquenti che li pedinano e tentano di estorcere loro denaro con delle minacce qualcuno di noi ha provato a parlarci direttamente. Ma non c'è stato nulla da fare».
LE ISTITUZIONI
Anche il sindaco Cristina Andretta si è confrontata con i carabinieri: «Se già nelle scorse settimane io e la mia giunta ci eravamo preoccupati per gli episodi vandalici tra l'area della biblioteca e villa Cappelletto, questo atto di bullismo a tutti gli effetti non può essere assolutamente perdonato scandisce il primo cittadino avevamo già invitato i responsabili dei vandalismi a costituirsi, senza però ottenere alcun riscontro. Di fronte ad atti gravi e intimidatori come quelli sollevati da alcuni genitori di ragazzi minorenni non possiamo e non vogliamo restare fermi. Ci siamo già attivati sia con la scuola che con i carabinieri per individuare i responsabili e porre fine alle azioni incivili e intimidatorie che non hanno nulla a che vedere con la comunità di Vedelago e con lo spirito altruista e civile che da sempre la contraddistingue. È ora di dire basta a questo genere di azioni violente e aggressive aggiunge chiediamo l'aiuto di tutti per individuare i responsabili. Come amministrazione comunale terremo altissima la guardia».
I PROTAGONISTI
Le segnalazioni che arrivano da Vedelago ricordano da vicino quanto successo alla fine dell'anno scorso a Vittorio Veneto, dove i carabinieri hanno denunciato alla Procura presso il tribunale dei minori di Venezia tre 16enni. Le accuse vanno da minaccia a tentata estorsione. Non è tutto. Oggi i raggi d'azione delle bande di giovani bulli si stanno allargando praticamente in tutta la provincia. A partire da Treviso, dove in pochi giorni sono state registrate due diverse aggressioni: una in via Zorzetto e l'altra all'altezza di porta Altinia. Discorso simile per Montebelluna: nella zona di Santa Maria in Colle dei baby vandali hanno divelto una serie di lampioncini installati solo pochi mesi fa a ridosso del monumento all'Internato nei lager.
LE DENUNCE
A Castelfranco all'inizio di febbraio due giovani, uno dei quali maggiorenne, sono saliti sul tetto di un bus in partenza bloccando la stazione delle corriere per farsi un selfie dall'alto. Poi hanno provato a scappare, ma sono stati identificati dai carabinieri nel giro di pochi minuti. Nei giorni scorsi il ragazzo maggiorenne si è presentato in Comune accompagnato dalla madre per scusarsi con il sindaco Stefano Marcon. Il gesto è stato apprezzato, anche da Mom. Ma questo non ha cambiato la decisione della società del trasporto pubblico locale di procedere sia in sede penale che in sede civile, con annessa richiesta di risarcimento danni. Le denunce restano.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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