(mcp) Era Lorenzo, 11 anni, ieri a spiegare come funziona il video game da lui inventato a scuola. Sì, i video games al Pio sono materia di studio, perché nel laboratorio di robotica educativa, con la guida del professor Gianni Mazzonetto, docente di matematica creativa, gli studenti imparano a inventare e progettare nuovi giochi digitali. E, così come il laboratorio di robotica per creare video games fa parte delle attività obbligatorie, dall'anno prossimo la matematica che stimola i giovani a sviluppare la creatività entrerà sempre di più nella didattica. «La matematica creativa dall'anno prossimo diventerà materia curriculare, a partire dalla prima classe del liceo scientifico», annuncia Mazzonetto. Con lui ieri nel laboratorio digitale c'erano anche due giovani neolaureate in Disegno Industriale allo Iuav di Venezia : la campionessa di pattinaggio Valentina Lovo, di Gorizia e Nicole Piazzetta di Maser, nota per aver fatto parte del cast del film Ciò che le nuvole non dicono, del regista Marco Recalchi. Ieri erano però al Pio X in rappresentanza del centro di ricerca Prometeo di cui fanno parte, fondato dagli studenti della Iuav. Saranno anche i ricercatori del Centro Prometeo a salire in cattedra, insegnando matematica creativa durante i corsi», sottolinea Mazzonetto.
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