Donne in politica: «Il nostro modello resta Tina Anselmi»

Sabato 25 Maggio 2019
Donne in politica: «Il nostro modello resta Tina Anselmi»
LA PRESENTAZIONE
TREVISO Per favore non chiamatele quote rosa. Leggendo, studiando e approfondendo, si scopre che la rappresentanza politica delle donne in Italia e soprattutto nella provincia di Treviso non è poi così esigua. Certo, il 10% di tradizione si è trasformato in un 30% grazie ad una legge. Ma questa è un'altra storia. «Una per tutte? Tina Anselmi - ribadisce il vicepresidente della Camera Ettore Rosato - come lei nessuna. Prima in tutto. Mi piacerebbe però che quando parliamo di Tina non si dicesse solo il primo ministro donna, ma un ottimo ministro. Non è il genere che fa il politico».
ASSIEME
Ieri mattina al Sant'Artemio è stato presentato un libro destinato a mettere un mattone stabile nella storia civile della nostra città. Viste così, tutte in fila, dal Dopoguerra ad oggi, le donne della politica trevigiana sono la storia di un territorio che ha sempre voluto contare, esserci. «Lasciatemi dire che non siamo uguali. Io rivendico la fragilità delle donne - ha detto tra gli applausi il prefetto Maria Rosaria Laganà- è vero oggi ci siamo. Ma, secondo me, manca l'apice». Esserci e contare sono in effetti due concetti molto diversi. «Inauguro la mia presidenza nazionale al Soroptimist con questa uscita- commenta Mariolina Coppola, nuova presidente nazionale Soroptimist - e da sociologa dico: per esserci ci siamo. Il problema è ora incidere davvero nella società. Se la nostra rappresentanza è solo ottemperare ad una norma, non funziona». Ecco l'altra faccia della medaglia. Quella in ombra: «Mi sono un po' ispirata a questo per il lavoro condiviso insieme a Valeria Zagolin - spiega Stefania Barbieri, consigliera di Parità della Provincia di Treviso - lo scopo di questo progetto è di porre in luce quella metà della luna che, appunto è ancora parzialmente in ombra. Siamo noi donne». Un progetto lungo due anni che ha incrociato archivi e comuni nel tentativo di dare una mappa della presenza femminile in politica nel Trevigiano con schede dedicate a livello comunale, provinciale, regionale e parlamentare.
LA STORIA
L'altra faccia della Luna contiene anche una parte significativa dedicata a Tina Anselmi scritta dalla sua biografa Anna Vinci: «Ricordiamo sempre che la politica è narrazione - ribadisce la scrittrice - io penso sempre a Tina perchè lei nella vita e nella politica è stata tutto». Nel libro due relazioni (storico e legislativa) che riguardano il percorso di emancipazione femminile fino ai nostri giorni scritte da Valentina Billa e dalla storica Emiliana Losma. Sono state inserite una serie di testimonianze di alcune protagoniste della politica trevigiana. Le voci più fresche sono quelle di Jennifer e Luca, due studenti del liceo Statale Duca degli Abruzzi, che con l'alternanza scuola lavoro hanno contribuito alle indagini: «Da Assessore ed ex vicesindaco però devo dire che la discriminazione non ha mai fatto parte della politica trevigiana», sottolinea Zagolin. Stefano Marcon, presidente della provincia ma soprattutto sindaco di Castelfranco riprende il filo delle polemiche sull'intitolazione ad un luogo alla memoria di Tina Anselmi: «Lasciamo che sui social si sfoghino. Noi stiamo cercando un luogo all'altezza della sua personalità e non è certo facile». Le ultime parole della mattina sono proprio di Tina Anselmi negli ultimi anni della vita. «Bisognerebbe lasciare sempre ai vecchi il diritto di amare la vita- scrive l'ex ministro - anche a noi l'esistenza riserva ancora piccole gioie molto profonde. Io? Ho memorie dell'infanzia. Ricordo nitidamente i miei pomeriggi da bambina. Ecco, per me oggi la felicità ha il profumo del pane con l'uvetta che mi regalava il nonno».
Elena Filini
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