VOTI RECORD
TREVISO Tre geni per il Duca degli Abruzzi. Sono i ragazzi che hanno chiuso l'anno scolastico con il 10 in tutte le materie. Voti da record per Emanuele Monti, della 4B del liceo delle Scienze umane; Marco Sartori, della 5B del liceo delle Scienze applicate; Jacopo Galeotti, della 1B sempre del liceo delle Scienze applicate. Un filotto in doppia cifra che tra l'altro arriva proprio nell'anno più caratterizzato dalla didattica a distanza a causa dell'emergenza coronavirus. «A livello personale posso dire che ci siamo resi conto della situazione e abbiamo provato a dare il meglio spiega Emanuele, 17enne di Monigo le difficoltà hanno reso tutto più complicato, ma allo stesso tempo hanno rappresentato quasi un punto di forza, spingendoci a superarle».
Per arrivare ad avere 10 in tutte le materie bisogno studiare giorno e notte?
«No, non serve una cosa del genere. È chiaro che dedico la maggior parte del tempo allo studio. Ci sono però anche altre attività. Ad esempio gli scout. Distrarsi è fondamentale per riuscire a raggiungere dei risultati, senza che lo studio diventi completamente totalizzante».
E con la didattica a distanza com'è andata?
«È più faticoso seguire una lezione da dietro a uno schermo rispetto a guardare in faccia un professore. L'attenzione e la concentrazione sono inevitabilmente più altalenanti. Di contro, le attività digitali asincrone (quelle non in presa diretta, ndr) permettono uno studio attento e un confronto diretto con i materiali. Credo che la tecnologia potrà tornare utile nella scuola anche dopo la fine dell'emergenza sanitaria. Ma ovviamente non potrà essere predominante rispetto alla didattica in presenza».
Pesa l'idea di poter essere visto come un secchione?
«Non ci sono problemi di bullismo per i voti (ride, ndr). Tra l'altro nella mia classe non ci sono stati bocciati. Tutti hanno riportato risultati molto buoni».
Il prossimo anno ci sarà la maturità. Ci sono già progetti per l'università o per il mondo del lavoro?
«Mi piacerebbe impegnarmi nello studio di materie scientifiche all'università. Penso ad esempio a biologia o a chimica. Spero in futuro di potermi concentrare in questi ambiti. Potrebbe non sembrare in linea con un liceo delle Scienze umane, ma non è così».
È un'idea nata anche alla luce dell'epidemia da coronavirus?
«In realtà non so dire se possa aver inciso in modo determinante. In ogni caso oggi sono molto attratto da questi settori».
A proposito di Covid, da qualche giorno hanno aperto le vaccinazioni per tutti, dai 12 anni in su.
«Io mi sono già prenotato. È una bella cosa che finalmente possano vaccinarsi anche i giovani e non solo i quarantenni. Se è necessario per mettere la parola fine a questa epidemia, credo che valga la pena che ognuno faccia la propria parte».
(mf)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TREVISO Tre geni per il Duca degli Abruzzi. Sono i ragazzi che hanno chiuso l'anno scolastico con il 10 in tutte le materie. Voti da record per Emanuele Monti, della 4B del liceo delle Scienze umane; Marco Sartori, della 5B del liceo delle Scienze applicate; Jacopo Galeotti, della 1B sempre del liceo delle Scienze applicate. Un filotto in doppia cifra che tra l'altro arriva proprio nell'anno più caratterizzato dalla didattica a distanza a causa dell'emergenza coronavirus. «A livello personale posso dire che ci siamo resi conto della situazione e abbiamo provato a dare il meglio spiega Emanuele, 17enne di Monigo le difficoltà hanno reso tutto più complicato, ma allo stesso tempo hanno rappresentato quasi un punto di forza, spingendoci a superarle».
Per arrivare ad avere 10 in tutte le materie bisogno studiare giorno e notte?
«No, non serve una cosa del genere. È chiaro che dedico la maggior parte del tempo allo studio. Ci sono però anche altre attività. Ad esempio gli scout. Distrarsi è fondamentale per riuscire a raggiungere dei risultati, senza che lo studio diventi completamente totalizzante».
E con la didattica a distanza com'è andata?
«È più faticoso seguire una lezione da dietro a uno schermo rispetto a guardare in faccia un professore. L'attenzione e la concentrazione sono inevitabilmente più altalenanti. Di contro, le attività digitali asincrone (quelle non in presa diretta, ndr) permettono uno studio attento e un confronto diretto con i materiali. Credo che la tecnologia potrà tornare utile nella scuola anche dopo la fine dell'emergenza sanitaria. Ma ovviamente non potrà essere predominante rispetto alla didattica in presenza».
Pesa l'idea di poter essere visto come un secchione?
«Non ci sono problemi di bullismo per i voti (ride, ndr). Tra l'altro nella mia classe non ci sono stati bocciati. Tutti hanno riportato risultati molto buoni».
Il prossimo anno ci sarà la maturità. Ci sono già progetti per l'università o per il mondo del lavoro?
«Mi piacerebbe impegnarmi nello studio di materie scientifiche all'università. Penso ad esempio a biologia o a chimica. Spero in futuro di potermi concentrare in questi ambiti. Potrebbe non sembrare in linea con un liceo delle Scienze umane, ma non è così».
È un'idea nata anche alla luce dell'epidemia da coronavirus?
«In realtà non so dire se possa aver inciso in modo determinante. In ogni caso oggi sono molto attratto da questi settori».
A proposito di Covid, da qualche giorno hanno aperto le vaccinazioni per tutti, dai 12 anni in su.
«Io mi sono già prenotato. È una bella cosa che finalmente possano vaccinarsi anche i giovani e non solo i quarantenni. Se è necessario per mettere la parola fine a questa epidemia, credo che valga la pena che ognuno faccia la propria parte».
(mf)
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