Deroghe ai plateatici per ristoranti e bar

Sabato 17 Aprile 2021
IL COMMERCIO
TREVISO Anche Treviso si prepara a riaprire. «Anzi, è già pronta» assicura il sindaco Mario Conte, annunciando fin d'ora la conferma di tutte le misure per favorire una rapida ripresa degli esercizi pubblici. Procedure amministrative semplificate per i plateatici, deroghe per gli spazi all'aperto, sospensione di alcuni tributi specifici. Ulteriore buona notizia per baristi, ristoratori e commercianti dopo quella arrivata dalla conferenza stampa di Mario Draghi ieri pomeriggio sull'allentamento dei divieti alla somministrazione dopo il lungo stop. Beninteso, l'andamento della pandemia in Veneto dovrà permettere di tornare in zona gialla (abolita dal precedente decreto, dovrebbe essere reintrodotta, ndr). Se così sarà, il premier e il ministro della salute Roberto Speranza, hanno stilato una sorta di cronoprogramma: dal 26 aprile bar e ristoranti potranno riprendere il servizio al tavolo all'aperto, oltre a eventi sportivi e spettacoli, sempre en plein air. Le piscine all'aperto riapriranno dal 15 maggio, le attività delle palestre dal primo giugno, le fiere dal primo del mese successivo.
LE STRATEGIE
In attesa di maggiori dettagli con i prossimi provvedimenti governativi, Treviso non si vuol far cogliere impreparata. Ca' Sugana si è già mossa su tre fronti: Primo, una procedura semplificata permetterà l'allargamento degli spazi esterni di bar e ristoranti: basterà inviare una e-mail con una bozza di disegno del plateatico a plateatici@comune.treviso.it per ottenere entro 10 giorni l'accertamento della fattibilità da parte della polizia locale. Secondo, ampie deroghe per la realizzazione di queste strutture: si potrà ad esempio utilizzare suolo pubblico nelle aree sul lato opposto a quello in cui si trova il locale (anche in centro storico dove vige il limite dei 30 chilometri orari) e nelle aree entro 200 metri dal locale. E si potrà l'ampliare l'area di ristoro già concessa, fino al massimo a raddoppiarla (entro 270 metri quadrati complessivi). Infine verrà favorito l'uso di piazze pubbliche. Terzo punto, i costi: sospeso fino al 31 dicembre il pagamento del Canone unico patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria.
LA SODDISFAZIONE
«Esprimo soddisfazione per questa decisione da parte del Governo Draghi» ribadisce il sindaco Conte. Già in mattinata si era detto convinto che fosse ormai giunto il momento di valutare un programma di riaperture. «In caso di zona gialla, grazie alla programmazione e al lavoro di tutta la squadra sottolinea, Treviso è già pronta. Vogliamo continuare a essere modello di semplificazione e sburocratizzazione, soprattutto in un momento in cui le nostre imprese torneranno a lavorare e la gente a vivere la città. Ringrazio il vicesindaco De Checchi e l'Ufficio attività produttive per la costante attività di semplificazione e innovazione per agevolare le imprese della città e l'assessore Schiavon per il grande lavoro di reperimento delle risorse».
LE CATEGORIE
E positiva è l'accoglienza anche parte dei rappresentanti delle imprese del settore. «Finalmente non solo si parla di riaperture conferma Federico Capraro, presidente di Ascom Confcommercio Treviso, ma compare la tanto richiesta pianificazione con dieci giorni di anticipo, e questo, per ogni impresa, è di vitale importanza. Ossigeno puro. Dopo mesi di incertezze, possiamo contare sulle prime certezze. Ascolto, dialogo e competenze ci stanno portando verso la necessaria ripartenza: è il primo passo verso la giusta direzione. Tempi, date, sostegni, programmazione, indennizzi, vaccini: si riparte da qui, con forza, coraggio, responsabilità, senza mai abbassare la guardia, non ne siamo ancora fuori del tutto». Ora che c'è una data, resta la domanda: dal 26 aprile tutti rialzeranno la saracinesca? «So che c'è una grande sofferenza del tessuto imprenditoriale afferma il sindaco. Come amministrazione abbiamo cercato di mettere in campo quante più iniziative proprio a tutela di quelle partite Iva sane andate in difficoltà per il Covid: perdere anche una sola impresa a causa del virus sarebbe davvero doloroso. Lavoriamo per traghettare tutti al di là del fiume e, ne sono convinto, ripartiremo più forti e uniti di prima».
Mattia Zanardo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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