Denunce incrociate e spiate in via Pisa ora è guerra dell'acqua

Mercoledì 21 Agosto 2019
IL CASO
TREVISO Nel grattacielo di via Pisa è scoppiata la guerra dell'acqua. Da un lato c'è un gruppetto di residenti irriducibili che ha accumulato debiti su debiti, dalle bollette dell'acqua alle spese condominiali per non parlare degli affitti arretrati, e non accenna a voler tornare sui propri passi; dall'altro il nuovo amministratore di condominio, Alessandro Zuin, che invece intende dare una svolta alla storia dell'unico grattacielo cittadino e salvarlo da un degrado galoppante. Per farlo ha iniziato a usare il pugno di ferro presentando la prima denuncia per furto.
LA SFIDA
Dopo vari solleciti ha chiuso i contatori dell'acqua a 18 inquilini morosi, lasciando disponibile solo una pompa al piano terra per le esigenze primarie in modo che nessuno possa accusarlo di aver interrotto un servizio; poi ha adottato l'identico provvedimento per un'altra decina di appartamenti e sempre per lo stesso motivo. Immediata la reazione degli irriducibili, soprattutto di un inquilino con sulle spalle uno scoperto, tra bollette varie, di oltre 9mila euro accusato di aver rubato l'acqua. In un primo momento avrebbe modificato artigianalmente le condutture per creare un collegamento posticcio tra la tubazione del condomino e la propria, saltando così il blocco voluto dall'amministratore. Espediente però subito individuato e neutralizzato. L'uomo però non si è arreso. Avrebbe quindi manomesso le tubazioni, questa volta del proprio piano, per prendersi l'acqua direttamente con un secchio, con tanto di foto scattata di nascosto da un vicino che lo immortala mentre, accovacciato, traffica con i tubi. Davanti a tanta insistenza Zuin non ha avuto dubbi e ha depositato in Procura una denuncia per furto continuato, pluriaggravato. È la prima e potrebbe anche non essere l'ultima. Di certo segna un punto di non ritorno. E la scorsa settimana alcuni inquilini-morosi, per evitare guai peggiori, se ne sono andati. Di fronte a tanta fermezza la parte dei residenti in regola con tutte le spese sta tirando un sospiro di sollievo, anche se la strada per eliminare il degrado è ancora lunga.
RESISTENZE
Ma le sfide non finiscono certo con i ladri d'acqua. C'è anche chi, nonostante le bollette non saldate, ha deciso di denunciare l'amministratore per il blocco del servizio idrico, accusandolo di aver interrotto un servizio primario. Zuin un po' se lo aspettava, anche se appare paradossale che chi dice di non avere disponibilità per pagare le bollette ce le abbia invece per pagare un avvocato. E proprio per disinnescare accuse come queste ha preso la decisione di mantenere una pompa dell'acqua al piano terra, accessibile a tutti: si trova accanto al portone d'ingresso, un lungo tubo collegato a un rubinetto. «Ogni inquilino con il contatore chiuso lo può utilizzare e prendersi l'acqua», sottolinea.
GLI ALTRI FRONTI
E mente la guerra dell'acqua continua a tenere banco, la lotta ai morosi è estesa su vari fronti. Gli ascensori, fondamentali in un palazzo di 20 piani, sono utilizzabili solo con le apposite tessere, date esclusivamente a chi è in regola con le spese condominiali. Gli altri sono condannati alle scale. E lo stesso avverrà per i citofoni: a settembre, assieme al nuovo sistema di videosorveglianza per controllare gli accessi, arriveranno anche il nuovo ingresso basato sulle impronte digitali e i nuovi citofoni, utilizzabili anche questi con le tessere. I morosi non ce le avranno e quindi, per aprire il cancello ad eventuali ospiti, dovranno scendere e farlo a mano. Tutti espedienti per fiaccare la resistenza di chi si ostina a non pagare nulla. Per non parlare dell'ordine pubblico. La polizia locale ha intensificato i controlli per debellare il fenomeno dello spaccio: altra battaglia da vincere.
Paolo Calia
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