Del Monaco? Un paletto per il cantiere

Venerdì 24 Novembre 2017
LA POLEMICA
TREVISO Mario Del Monaco era un poeta del palcoscenico. Ma anche un uomo pratico. E con un certo sense of humor. Per questo, negli anni, ne ha sopportate parecchie. Prima la statua con mandibola in posa plastica. Dentro alla quale è stato accomodato persino un kebab. Poi, quotidianamente i ciclamini, che fanno molto camposanto. I buontemponi non lo spaventano. «In fondo è un modo di vivere la statua in un contesto urbano. Quasi come si scherza con un famigliare», aveva concluso mesi addietro la nipote Donella. Oggi però il Mario nazionale inguainato nelle strisce di sicurezza del cantiere per l'allestmento del Pala Natale, il maxi stand 20x20 che il Comune allestisce in piazza Borsa per le feste, ha disturbato non pochi musicisti ed estimatori. «Niun mi tema, se anco armato mi vede. Ecco la fine del mio cammin. Per forza! in quanto mi hanno legato un piede», scrive sul suo profilo un noto cantante trevigiano parafrasando l'aria finale di Otello. E aggiungendo: «Caro Mario, mi dispiace che l'ignoranza e la mancanza di sensibilità possano averti offeso». Altri melomani si accodano: «Ma quale torto puoi aver mai fatto per essere maltrattato così. Dai Mario, risorgi».
L'APPOGGIO
Che il tenore sia diventato una degna spalla per il Pala Natale? Al momento è un comodo appiglio per transennare l'area. I tecnici si difendono: hanno voluto mettere in sicurezza il capanonne e il tenore. Ma per quale motivo? La statua è lì tutto l'anno. «Si, in questo caso mi pare un po' irrispettoso», commenta senza polemica Donella Del Monaco. «Non darei eccessiva enfasi alla cosa - ribatte però l'assessore Paolo Camolei- è una misura provvisoria, domani tornerà tutto come prima». Ma era strettamente necessario inserire Del Monaco nel cantiere? E non è che, sicurezza a parte, il piede del tenore forniva un utilissimo appiglio per agganciare le strisce al masso di cemento posto a terra? Insomma Mario come un paletto. Sebbene per 24 ore. Il tema non è retoricamente il rispetto, ma l'oggettiva cura che la statua di un grande uomo dovrebbe ispirare all'interno di un contesto urbano.
DA SPOSTARE
L'altro grande tema è che quella statua in quella piazza piace davvero a pochi. «Io lo dico senza mezzi termini. Quel luogo non è adatto alla statua di Del Monaco - conferma Camolei - fosse per me, sarebbe da tempo stata allocata altrove». Una polemica antica, anche di segno politico. Gentilini volle il Leone della lirica come nume tutelare del Teatro Comunale. Oggi forse, non sarebbe uno scempio far traslocare il più celebre Otello di tutti i tempi. Perchè, è sempre più evidente che la sua presenza in piazza Borsa è percepita come un intrigo.
E. F.
Ultimo aggiornamento: 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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