Da Vinci, lezioni on line per chi è in isolamento

Venerdì 18 Settembre 2020
L'ISTITUTO
TREVISO «Un po' di timore c'è. Inutile nasconderlo. I professori che hanno insegnato nella classe dello studente risultato positivo al coronavirus ci hanno chiesto di fare lezione indossando sempre le mascherine, anche se distanziati. Noi rispettiamo tutte le misure di prevenzione. Ma già questo indica il livello di preoccupazione». A parlare sono alcuni studenti del liceo scientifico Da Vinci di Treviso il giorno dopo la conferma di un caso di positività in una quinta a indirizzo informatico. Tutti e 19 gli studenti della classe sono stati subito messi in isolamento a casa per 7 giorni. «Così si ha la garanzia che anche il periodo di incubazione sarà superato specifica Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl tra una settimana ci sarà il doppio tampone di controllo. Se risulterà negativo, i ragazzi potranno tornare a scuola». I loro familiari, invece, non sono in quarantena, anche se non possono avere contatti stretti con i ragazzi. E neppure per gli insegnanti è scattato l'isolamento.
IL PROBLEMA
Il giovane risultato contagiato è andato a scuola solo il primo giorno, il 14 settembre, senza accusare sintomi. Poi la famiglia ha comunicato che c'era stato un contatto con una persona positiva esterna all'istituto. E di seguito è arrivata la conferma dal tampone. Alla luce dell'assenza di rapporti stretti con gli insegnanti, grazie ai distanziamenti, il servizio Igiene e sanità pubblica dell'Usl ha escluso la quarantena per i professori. Va da se, però, che ora le precauzioni sono state ulteriormente incrementate. «All'inizio abbiamo saputo che un ragazzo si trovava in una condizione di possibile positività. L'Usl ci ha poi confermato che la positività era altamente probabile fa il punto il preside Mario Dalle Carbonare questo ha subito determinato, in accordo con l'azienda sanitaria, la quarantena per l'intera classe».
DIDATTICA
Già ieri gli insegnanti hanno avviato le lezioni online per i ragazzi della quinta costretti all'isolamento. «Le lezioni online vengono tenute in diretta, nell'aula vuota, seguendo il normale orario scolastico. L'obiettivo è mantenere uno standard il più possibile normale specifica il dirigente ciò che è importante è non bollare una classe in quarantena come possibile fonte di chissà quale contagio. Stiamo applicando tutti i protocolli di sicurezza. Poi i contatti esterni, i nostri come quelli dei ragazzi, ci sono. Non è quindi possibile garantire che quello che succede fuori non influisca sulla scuola». «Quello che mi preoccupa è che le relazioni tra le persone vengano inficiate - aggiunge - ricordiamo che i ragazzi di quinta hanno già fatto gli ultimi mesi a casa, come tutti. Se a livello generale dovesse capitare un blocco prolungato delle scuole anche per quest'anno la preparazione rischierebbe di risentirne». Fuori dalle scuole, intanto, non manca qualche assembramento da parte di studenti, anche senza mascherina. Ieri sulla pagina Facebook di Mario Conte, sindaco di Treviso, ne sono stati segnalati alcuni tra la stazione dei treni del capoluogo e le fermate degli autobus di Lancenigo. La parola d'ordine è sensibilizzare. L'obiettivo è frenare la diffusione del coronavirus. Per tutti. E ancora di più per gli studenti colpiti da pesanti patologie che in questo periodo non possono andare a scuola proprio per il rischio Covid.
M.Fav
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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