Cup: centralini assediati «Raddoppiamo le linee»

Lunedì 6 Luglio 2020
IL NODO
TREVISO I Cup della Marca sono riusciti a rispondere solo a metà delle chiamate ricevute nel momento peggiore dopo il lockdown per l'emergenza coronavirus. Quest'ultimo ha creato un effetto diga. In seguito alla ripresa delle attività ordinarie degli ospedali, i centralini che in quel periodo erano raggiungibili esclusivamente via telefono sono letteralmente andati in tilt. Basti pensare che il 16 giugno hanno ricevuto in tutto 31.143 telefonate, su base provinciale, per la prenotazione di visite ed esami. E gli operatori, sommersi dal lavoro, hanno avuto il tempo di rispondere solo a 15.360 utenti. Adesso, quasi tre settimane dopo, si sta ancora recuperando il terreno perduto. Ma la svolta ora sembra vicina.
IL POTENZIAMENTO
Da oggi, infatti, le linee telefoniche dei centri verranno raddoppiate. Nel distretto di Treviso si arriverà addirittura a 90. In quello di Castelfranco-Montebelluna ce ne saranno 75. E da domani anche il distretto di Conegliano-Vittorio Veneto potrà contare su 60 linee. «Grazie a questo nel giro di una settimana risolveremo i problemi è la previsione di Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca la seconda metà di luglio segnerà il ritorno alla normalità per quanto riguarda la prenotazione di visite ed esami».
NUMERI DA CAPOGIRO
Nelle ultime settimane molti cittadini hanno provato a chiamare i Cup per giorni e giorni senza mai riuscire a prendere la linea. Lo stesso Benazzi aveva voluto fare un tentativo in prima persona: la linea era caduta 12 volte. Cose non difficili da immaginare a fronte dei numeri registrati nell'ultimo periodo. Nel dettaglio, il 16 giugno, prendendo la data come punto di riferimento, nei Cup del distretto di Treviso sono arrivate esattamente 14.074 telefonate. E gli operatori sono riusciti a rispondere a 5.392 utenti. Discorso simile per quanto riguarda gli altri due distretti. Nei centri per le prenotazioni dell'area di Castelfranco-Montebelluna sono state registrate 9.631 telefonate in arrivo. C'è stato il tempo di rispondere a 5.024 utenti. Qui la media prima dell'emergenza coronavirus, per avere un metro di paragone, era di 1.500 chiamate al giorno. Nel distretto di Conegliano-Vittorio Veneto, infine, sono arrivate 7.438 telefonate. Tra queste, solo 4.944 utenti sono riusciti a prendere la linea. Numeri che ora non dovrebbero vedersi più. Anche perché nel frattempo gli sportelli fisici dei centri unici di prenotazione per visite ed esami hanno rialzato la serranda.
LE RIAPERTURE
L'Usl della Marca ha riaperto i Cup degli ospedali di Treviso e Oderzo (dal lunedì al venerdì alle 8 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12), Conegliano e Vittorio Veneto (dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16.30), Castelfranco e Montebelluna (dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 12). Nel distretto di Castelfranco-Montebelluna sono state riattivate anche le sedi dei distretti di Asolo, Crespano, Valdobbiadene, Pederobba, Giavera, Vedelago e Riese. Gli sportelli del Cup di borgo Cavalli di Treviso, invece, resteranno ancora chiusi. Qui gli spazi non sono sufficienti per garantire il rispetto delle misure di precauzione contro la diffusione del coronavirus. Alle nuove linee telefoniche e alla riapertura degli sportelli fisici, inoltre, l'Usl ha aggiunto anche nuovi servizi online per evitare di tenere i cittadini sempre appesi al telefono. In particolare il servizio Ti chiamiamo noi, che consente agli utenti di scegliere il giorno e l'ora in cui desiderano essere contattati dal Cup per prenotare visite ed esami.
Mauro Favaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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