Crea: «Inquirenti troppo frettolosi»

Mercoledì 26 Giugno 2019
«L'ordinanza del gip Mascolo dimostra la frettolosità con cui ha operato la Procura». Va all'attacco l'avvocato Fabio Crea, il difensore di Christian Barzan che si è visto accogliere dal giudice per le indagini preliminari l'istanza per la revoca della custodia cautelare in carcere che era stata chiesta e ottenuta dal sostituto Procuratore Francesca Torri, il magistrato che ha avviato le indagini sui fatti del 7 giugno scorso prima che il fascicolo passasse al pubblico ministero Daniela Brunetti. «Era stata richiesta - sottolinea Crea - una misura cautelare massima nei confronti di un ragazzo di 22 anni sulla base di mere impressioni della giovane che lo ha accusato». «Il reato più grave per cui è stato indagato Christian - insistente il difensore - non aveva nessun elemento testimoniale. La prova della volontarietà dello scontro in auto, il fatto cioè che il mio assistito avesse sterzato volontariamente per andare a sbattere contro la macchina di Giuseppina Lo Brutto, si sorreggeva esclusivamente e unicamente sulla credibilità e le impressione della ragazza che era in macchina con Barzan». Una credibilità, quella di Giorgia, che per il gip Mascolo vacilla alla luce delle contraddizioni relative al presunto stalking di cui sarebbe stata fatta oggetto dall'ex fidanzatino e del fatto che, come appurato solo successivamente dalla difesa di Barzan, ha riferito di aver già denunciato il suo ex per stalking quando invece agli atti non risulterebbe essere mai stata presentata querela.
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