Conte frena le occupazioni: «Sotto controllo»

Lunedì 24 Settembre 2018
ALLOGGI POPOLARI
TREVISO Il sindaco Mario Conte apprezza il contenuto della circolare anti sgomberi diramata dal ministero dell'Interno. Un documento pensato soprattutto per le emergenze di Roma, Napoli e delle grandi città, ma valida ovviamente ovunque. Per Conte è giusto ristabilire la legalità dove serve ma, evidenzia un dettaglio importante: «A Treviso non c'è nessuna emergenza occupazioni. Tra tutti gli alloggi assegnati, quelli occupati saranno cinque, forse anche meno». Dalla sua maggioranza qualcuno obietterebbe che l'unica vera occupazione sarebbe quella del centro sociale Django all'ex caserma Piave. Ma il sindaco, su questo punto, frena: «Quella di Dijango, allo stato attuale delle cose, non è definibile come occupazione abusiva. Parliamo piuttosto di un'assegnazione discutibile, che è una cosa diversa». Assegnazione che, in ogni caso, l'amministrazione vorrebbe rivedere ma utilizzando i giusti strumenti legali. Per il resto, la linea di severità voluta dal ministro Matteo Salvini raccoglie solo consensi tra l'amministrazione di a' Sugana.
LA DIRETTIVA
«Sono assolutamente d'accordo con il contenuto della circolare sugli sgomberi - ripete il sindaco - La soluzione all'emergenza abitativa non è e non deve essere l'abusivismo». Ma il problema a Treviso non è questo, piuttosto a rompere la tranquillità nei condomini dove ci sono alloggi popolare, sono le frequenti liti o le polemiche sulle assegnazioni. E proprio per affrontare questi temi, l'amministrazione sta mettendo a punto un nucleo di controllo per dirimere le controversie e verificare se ci sono gli estremi per la revoca degli alloggi.
AFFITTI NON PAGATI
«Per quanto riguarda il nostro comune - prosegue il primo cittadino, - stiamo operando in grande sinergia con la Regione del Veneto e ATER per arginare il fenomeno, legato soprattutto alle difficoltà economiche e alle situazioni di morosità». E non si tratta solo di predisporre un efficace sistema di recupero crediti, ma di esaminare caso per caso e valutare perché una famiglia non riesce a pagare affitti a volte minimi. Le vere situazioni di disagio possono quindi essere aiutate, le altre eventualmente punite. E questo si collega con l'emergenza lavoro: «In più, la nostra Amministrazione sta mettendo in atto politiche sociali volte a dare nuove opportunità di lavoro, con il supporto delle cooperative e di altre realtà del territorio - spiega il sindaco - lLa sussidiarietà è importante, ma noi vogliamo dare la possibilità alle persone in difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro così da prevenire le situazioni di disagio».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci