Contagi a scuola «Test rapidi in classe: i risultati in poche ore»

Venerdì 18 Settembre 2020
IL PIANO
TREVISO Test rapidi per il coronavirus fatti direttamente in classe, in tempo reale, prima del suono dell'ultima campanella della giornata. È il fulcro del nuovo piano che l'Usl della Marca ha inviato all'ufficio scolastico di Treviso. In questo modo sarebbe possibile ridurre al minimo le quarantene di intere sezioni, come già capitato a una quinta del liceo scientifico Da Vinci di Treviso. L'attività è stata definita nei dettagli. A fronte della segnalazione di un caso sospetto di coronavirus a scuola, come uno studente che manifesta sintomi compatibili con l'infezione da Covid-19, scatterebbe l'immediato intervento della task force dell'Usl per sottoporre a test rapido nella stessa giornata tutti i suoi compagni di classe, prima della fine delle lezioni. Se gli esiti dovessero essere negativi, la sezione potrebbe continuare la propria normale attività, senza che nessuno finisca in isolamento.
I VANTAGGI
Per procedere in questo senso, però, è indispensabile l'autorizzazione preventiva da parte di ogni famiglia. Non è necessario che ci sia l'unanimità a livello di istituto. L'Usl è pronta a stilare un elenco inserendo le singole classi nelle quali verrà raccolta l'adesione di tutti i genitori. In queste si potrebbe procedere con il metodo accelerato. Per le altre, invece, resterebbe valido il sistema attuale, che prevede la quarantena per l'intera sezione per almeno 7 giorni fino all'esecuzione del doppio tampone di controllo. «La proposta si discosta dalle linee guida del ministero, che prevedono che i casi sospetti vengano prontamente isolati e che la classe venga di conseguenza posta in quarantena specifica Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl della Marca il nuovo sistema, però, potrebbe consentire di evitare la chiusura di molte classi. I test consentono di avere i risultati nel giro di un'ora. Per questo è necessaria l'autorizzazione dei genitori: serve il loro via libera per poter procedere con i test rapidi anche senza la loro presenza». L'ufficio scolastico sta valutando la proposta. In particolare per capire se potrà essere accettata nonostante le divergenze rispetto alle linee guida nazionali.
I CASI
La scuola è iniziata da soli quattro giorni. E i casi già si moltiplicano. Oltre alla quarantena di due classi per altrettante positività emerse al liceo scientifico Da Vinci e nell'asilo parrocchiale di Cimadolmo, ieri sera è stato confermato il contagio di una bambina di 5 anni che frequenta un asilo nel distretto di Asolo, a quanto pare nella zona della castellana. Ieri non sono stati presi provvedimenti. Ma oggi scatteranno i controlli sui compagni di classe e sulle maestre. Per non parlare dei casi sospetti. Sempre ieri uno studente dell'istituto Einaudi-Scarpa di Montebelluna è stato fatto tornare a casa dopo la misurazione della febbre. Altri due episodi simili sono stati registrati nella zona di Oderzo. Di pari passo, cresce la richiesta di tamponi su bambini e ragazzi che restano autonomamente a casa da scuola per qualche sintomo. Solo ieri nel punto di libero accesso di Treviso è stato eseguito il test per il coronavirus su 65 alunni e studenti, su un totale di 546 esami. In tutto ciò è ancora da definire il ruolo dei pediatri. «Siamo pronti a eseguire i test per il coronavirus sui casi sospetti segnalati dalle scuole assicura Gianfranco Battaglini, segretario provinciale della Fimp, la federazione dei medici pediatri di Treviso ma servono strutture diverse dai nostri ambulatori. Non possiamo far venire persone che manifestano dei sintomi nello stesso studio dove vengono accolte persone fragili, che hanno già dei problemi di salute. Il rischio di contagi sarebbe troppo elevato». Sono undici i bambini della scuola materna Angelo Savoini a casa in quarantena. Dopo che una piccina di tre anni è risultata esser positiva al Covid-19. Le altre classi, con i rispettivi insegnanti, stanno regolarmente frequentando. «Prima di tutto esordisce il sindaco Giovanni Ministeri Devo dire che la famiglia si è comportata in modo esemplare. La bimba, quando era ammalata, non è mai andata all'asilo, i genitori da subito l'hanno tenuta a casa ed hanno contattato il pediatra. Il resto dei bimbi sta regolarmente frequentando l'asilo». Per precauzione nei giorni scorsi sono state sospese le lezioni, per una sola giornata, all'istituto tecnico J. Sansovino di Oderzo. «E' stata una mia decisione della quale mi sono assunto la piena responsabilità afferma il dirigente scolastico Michele Botteon -. La scuola è stata informata che era risultato esser positivo uno studente che la scorsa settimana aveva frequentato un corso di recupero. Il giovane però non ha partecipato alla ripresa delle lezioni, non è più venuto a scuola. Appena saputo della sua positività al Cov-19 in via precauzionale ho sospeso le lezioni nelle due classi che potevano esser a lui collegate. Nel frattempo è partita la comunicazione all'Usl. Il giorno stesso l'Usl 2 mi ha confermato che non sussisteva alcun rischio e che le lezioni potevano riprendere e così è stato».
Mauro Favaro
Annalisa Fregonese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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