«Con la maxi cantina marciapiedi e nuove luci»

Mercoledì 23 Gennaio 2019
VALDOBBIADENE
«Il nuovo maxi ampliamento della cantina Mionetto ha ottenuto l'approvazione della Via (valutazione impatto ambientale) provinciale, poichè via Garibaldi è di competenza della Provincia, grazie a tutta la documentazione presentata. Quanto alla preoccupazione sui flussi abbiamo chiesto ed ottenuto dall'azienda una gestione smart che cadenzerà gli arrivi in azienda. Nello specifico no ai camion dalle 7,30 alle 8,30 poi dalle 12 alle 13,30 e ancora dalle 17 alle 18,30: l'innovazione tecnologica può portare ad importanti risultati». Il sindaco Luciano Fregonese illustra il percorso compiuto dall'amministrazione con i tecnici di Mionetto per gli interventi compensativi sull'ampliamento di 6400 metri quadrati della sede storica nel borgo di Ponteggio Colderove, nel cuore del centro abitato che verrà ultimato entro settembre.
LE RICHIESTE
«Abbiamo chiesto ed ottenuto dalla proprietà di spostare l'accesso dall'attuale ingresso all'incrocio con via Ponteggio direttamente su via Garibaldi. Nessun semaforo però: verrà realizzata una corsia apposita di deflusso dei mezzi pesanti». In sostanza il progetto approvato dalla Provincia vede un' integrazione dell'illuminazione stradale e la modifica della viabilità. «L'ingresso all'azienda sarà notevolmente migliorato-spiegano dalla Mionetto- Per liberare la carreggiata dai camion saranno realizzati due ingressi separati, uno dedicato ai visitatori e ai dipendenti, un altro dedicato alla produzione. Inoltre è stata realizzata la canalizzazione delle acque meteoriche a valle dell'azienda». Resta il nodo futuro sulla concentrazione di aziende nel cuore del centro abitato. Mionetto, che prima aveva tre sedi tra Valdobbiadene e Vidor, ha scelto di costruire nell'impianto storico, e così hanno fatto e potrebbero fare altre. «Come Comune stiamo ponendo il tema ai viticoltori soprattutto nel segmento delle cantine medio piccole-ammette Fregonese- vorremmo favorire lo sviluppo dei poli logistici nelle due zone industriali di Valdobbiadene. Comprendiamo che l'identità della cantina sia il terreno collinare, ma un certo tipo di attività tecnico logistiche possono essere allocate, magari consorziandosi».
IL NODO
La questione giunge al cuore del dibattito sulla nuova zona industriale di Zecchei, oggi ultimata ma al momento deserta. «Si tratta di un terreno privato-precisa il sindaco- quello che abbiamo fatto come amministrazione è stato caldeggiare la conclusione dei lavori e dei servizi. Siamo consapevoli delle incogniti di viabilità posta dall'allargamento eccessivo delle cantine e siamo intenzionati a sensibilizzare le aziende viticole per promuovere un cambio di passo». Una delle questioni che maggiormente dividono i residenti riguarda appunto il traffico pesante, le conseguenti vibrazioni e l'inquinamento atmosferico che l'implementazione dell'attività comporterà. La zona industriale era nata anche come sbocco per le grandi cantine, con lo scopo di liberare la viabilità pesante dal centro. «Dallo studio presentato alla conferenza dei servizi però- conclude il sindaco- sembra che l'aumento del traffico non sarà consistente. Si tratta di una razionalizzazione. E tuttavia vigileremo sulle effettive ricadute per il traffico cittadino».
Elena Filini
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