Commercio, ma sostenibile «Questa città ne ha bisogno»

Lunedì 20 Maggio 2019
Commercio, ma sostenibile «Questa città ne ha bisogno»
LA CITTÀ CHE CAMBIA
TREVISO Nuovi spazi commerciali alla grande distribuzione? Per Ascom è un no chiaro e tondo. Lo ripete con forza il neopresidente Federico Capraro alla vigilia del consiglio comunale di oggi e domani che ratificherà le scelte strategiche per il futuro di Treviso. E all'indomani della ripartenza del progetto Urbecom in cui Comune e associazioni di categoria si sono impegnate concretamente per ridare linfa al distretto commerciale del centro storico.
TENDENZE E PROPOSTE
«Prima di parlare di nuovi spazi commerciali, di nuove destinazioni, di garage al posto di negozi -ammonisce Capraro- basta aver chiaro qualche numero: 171 negozi sfitti per inadeguatezza dei canoni di affitto, 22 centri commerciali periferici (che incidono sulle scelte dei consumatori trevigiani), per un totale di oltre 317.167 (senza contare l'Arsenale) metri quadri di grande distribuzione, senza contare tutto il serbatoio potenziale già approvato nei comuni limitrofi. Escono numeri impressionanti che non vanno di pari passo con le tendenze demografiche della popolazione che invecchia». Per Ascom il grande lavoro da fare è rendere la città appetibile ai trevigiani. E per farlo serve riportare il commercio in tutte le sue anime merceologiche all'interno delle mura. «Abbiamo  appena radunato i nostri fiduciari, ci siamo confrontati con il presidente di mandamento Renzo Ghedin e la convinzione di Ascom Treviso e delle categorie commerciali è unanime, vogliamo una città da vivere, non solo visitabile da turisti mordi e fuggi che restano una giornata, utilizzano i bar ed a sera scappano. Crediamo in una città vera, pulsante, coi residenti che crescono sia entro mura che nei quartieri periferici, le famiglie che scelgono di abitarci, i bambini, i servizi, i negozi di vicinato di tutti i generi merceologici, le piste ciclabili, la mobilità sostenibile, le relazioni umane, i quartieri periferici che non siano dormitori. Senza vita e senza residenti non cresce l'economia, non crescono i consumi, non si affittano i negozi». Ascom sta preparando un documento che presenterà alla giunta Conte prima dell'estate. Non solo un libro bianco per regolamentare canoni d'affitto per le attività ma anche per un più attento controllo dell'ospitalità alternativa (b&b) nel cuore della città. «Chiediamo inoltre di essere coinvolti sul Pums (il Piano urbano di mobilità sostenibile, ndr)-spiega Capraro- possiamo fornire dati e numeri utili per la progettazione futura».
LE ISTANZE
Ascom chiede di portare avanti, insieme alle istanze di Treviso città turistica, anche quelle di capoluogo sostenibile. «Il lavoro da fare è enorme -conclude Capraro- diamo la nostra disponibilità e stiamo implementando il progetto di digitalizzazione Welcome Treviso, strumento utile a turisti ed abitanti per orientarsi tra attività commerciali e offerte culturali. Ma in questa fase è importante fare una scelta di fondo. Ola Treviso vera, viva, gentile, pulsante, accogliente, o la Treviso da smartphone».
Elena Filini
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