Cittadino europeo: oggi premio a Calò

Venerdì 21 Settembre 2018
IL RICONOSCIMENTO
TREVISO Il momento è arrivato: oggi Antonio Calò verrà insignito del titolo di Cittadino europeo dell'anno. Il professore del liceo Canova che dal giugno del 2015 ospita nella sua abitazione di Camalò sei profughi di Nigeria e Gambia riceverà il riconoscimento in villa Salviati a Firenze. E il 9 ottobre si replicherà nell'Europarlamento di Bruxelles. «Sono onorato, ma questo vuole anche dire che si alzano le responsabilità spiega il docente, già Ufficiale al merito della Repubblica . Farò di tutto perché non resti solo un titolo accademico. L'obiettivo è diffondere il modello di accoglienza che ho messo a punto in Italia e in Europa». Questo prevede l'allestimento di piccoli centri di accoglienza. Secondo Calò il rilascio della protezione internazionale dovrebbe essere legato anche al tipo di inserimento fatto dai migranti in Italia. «Sono pronto a discuterne con Salvini e il governo aggiunge tira un vento che non è il massimo. Non abbiamo bisogno di spaccature. Non ci si può dividere in amici e nemici. L'Italia, con i suoi 60 milioni di abitanti, può far fronte senza troppi problemi a 600mila migranti. Il mio modello, sia chiaro, prevede il rispetto delle regole e l'espulsione delle persone che non sono sane. Ha ragione chi dice che fino ad oggi alcuni Stati europei non hanno fatto abbastanza. Per questo va diffuso un sistema di accoglienza che non prevede guadagni». Da quasi 2 anni Calò vive con la moglie nella canonica di don Giovanni Kirschner a Sant'Angelo. Nella sua casa di Camalò sono rimasti i 4 figli e i 6 migranti, che già lavorano. «Sono dieci figli», specifica lui. (mf)
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