Cattelan cede: «Sono in corso tre trattative, siamo stanchi»

Sabato 20 Gennaio 2018
LA CRISI
TREVISO «Tutti i negozi di Treviso oggi soffrono. E chi non è padrone dei muri o gestisce il negozio direttamente, oppure ha dei dipendenti, fa fatica. Io e mia moglie abbiamo 72 e 70 anni, e dopo una vita di lavoro abbiamo deciso di andare in pensione. Un meritato riposo. Siccome non riusciamo più a gestire direttamente il negozio stiamo cercando chi ci subentri». Paolo Grippo Belfi e la moglie, titolari di Cattelan carta hanno scelto anni fa il Quartiere Latino anche per una questione di affitti. «Con il proprietario di via Manin non ci siamo più accordati sul prezzo. Ma la verità era che volevo venire qui: è un luogo che mi piaceva e mi piace ancora molto».
IL NUOVO QUADRANTE
Alla base dello spostamento quindi l'idea di portare l'attività in un nuovo quadrante della città. «Il Quartiere latino è un luogo di transito. Ci sono periodi, ad esempio Natale, in cui facciamo anche 300 scontrini al giorno, sebbene magari di modesta entità. La nostra clientela ci ha seguito. Ma oggi abbiamo difficoltà a stare in bottega tutto il giorno, lo abbiamo fatto per decenni. Ad un certo punto bisogna fermarsi». Quindi alla base della decisione di chiudere c'è soprattutto il desiderio di godersi in serenità un po' di meritato riposo. «Io e mia moglie abbiamo lavorato tanto. E, francamente, non accettiamo lezioni da altri commercianti. Non credo sia solo il Quartiere latino in sofferenza: tutto il centro soffre. A parte Calmaggiore. Vogliamo parlare della zona di Madona Granda?». Certe attività resistono se si preserva il filo diretto con la clientela. Quando, insomma, le forze non sono più quelle di un tempo, diventa difficile proseguire l'attività per interposta persona. «Abbiamo tre trattative in corso, tutte interessanti. Quello che ci auguriamo, ovviamente, è che la transizione sia più fluida possibile».
L'ANALISI
Perfettamente allineato sull'analisi di Guido Pomini è Paolo Camolei, assessore al commercio: «È vero, qui la bellezza naturale non collima con l'efficienza commerciale».Sui motivi per cui il Quartiere Latino abbia delle difficoltà a decollare, Camolei, precisa che le attività di bar e ristorante rispondono bene. «Sicuramente pur avendo una bellezza naturale, ha una collocazione particolare. È il front finale di un processo. Sarebbe stimolante avere un progetto residenziale sull'ex Distretto. Altro discorso importante è quello di una coerenza dell'offerta. Forse bisognava cercare di renderlo un polo di eccellenza».
Elena Filini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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