Castellano 2019 la Pro loco premia Fontana

Giovedì 19 Dicembre 2019
CASTELFRANCO
È Fabio Fontana, il fondatore di Teo Technologies e sviluppatore di Tao Patch, il castellano dell'anno premiato ieri sera al ristorante Fior. Non hanno avuto alcun dubbio i membri del direttivo della Pro loco, ideatrice del premio giunto alla seconda edizione, su chi fosse il cittadino a meritarlo per essersi distinto per innovazione, attenzione al territorio e alle sue realtà.
LA DECISIONE
«Abbiamo pensato a Fabio perché ha costruito qualcosa capace di aiutare le persone a stare meglio unendo tecnologia e ricerca di benessere e promuovendo allo stesso tempo Castelfranco e implementandone il lustro e il prestigio in tutto il mondo», afferma il presidente della Pro loco, Roberto Pinto. Fontana, 38 anni originario di Enego, è il padre di TaoPatch, un dispositivo totalmente made in Castelfranco noto in tutto il mondo, nato dall'esigenza di curare sfruttando la nanotecnologia, la luce e il calore corporeo, gli scompensi posturali e neuro-muscolari. Numerosi sono già i risultati che Fontana ha ottenuto su persone di tutte le età e con ogni tipo di problematica, dal bambino con una scorretta postura alle contratture muscolari degli sportivi.
I SUCCESSI
Tra i casi meglio riusciti, quello di Francesco Panebianco che da un anno era costretto ad una sedia a rotelle ma che, dopo una terapia mirata con Tao Patch, ora riesce a percorrere 216 metri sulle proprie gambe con il sussidio di un girello. Questo dispositivo, che si configura come un cerotto di pochi millimetri in materiale plastico, se applicato in zone specifiche definite con una visita di circa un'ora, permette al corpo di superare più facilmente traumi e di migliorare le proprie performance fisiche. «Non me lo aspettavo, mi sono commosso ed emozionato ha detto Fontana ho svolto questo lavoro non aspettandomi un premio e mi ricordo molto bene come sono partito e tutto lo sforzo fatto quando le persone non credevano che un dispositivo così piccolo potesse portare così tanti benefici». Dal primo ufficio in Borgo Pieve aperto sette anni fa dopo l'esperienza di Roma a quello attuale di Borgo Treviso, Fontana e il suo team di strada ne hanno fatta. E non hanno intenzione di fermarsi. (l. r.)
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