CASTELFRANCO
Associazioni riunite per salvare lo psicologo dei reparti di cardiologia,

Lunedì 27 Maggio 2019
CASTELFRANCO
Associazioni riunite per salvare lo psicologo dei reparti di cardiologia, diabetologia e nefrologia dopo il mancato rinnovo della convenzione: «Le nostre condizioni sono state rifiutate». Pronta la risposta dell'Usl: «La situazione è già in via di risoluzione, lo psicologo ci sarà. La proroga alla convenzione è stata offerta anche agli Amici del cuore che di fatto l'hanno rifiutata perché volevano condizioni differenti. Le proroghe però non possono che essere alle stesse condizioni della convenzione di partenza».
LA LETTERA
«Ognuno deve assumersi le sue responsabilità e che il fatto non può essere usato da qualcuno come mancanza di collaborazione delle associazioni di volontariato», scrivono in una lettera indirizzata ai vertici Usl 2 e del distretto asolano, il Cad Diabetici di Castelfranco presieduta da Graziella Gallinaro, la Fondazione Roberta Marcon Donare è un dono con il segretario Mario Sgalmuzzo per i nefropatici, Amici del cuore di Montebelluna con il presidente Gino Morlin e la vice Miranda Tiberio. La convenzione era scaduta in primis il 31 dicembre 2018 per poi essere prorogata fino al 31 marzo scorso e prevedeva un onere economico ed organizzativo a carico dell'Associazione amici del cuore con un contributo del 50% sul costo del progetto da parte dell'Usl con un compenso agli psicologi di 18 euro l'ora. «La remunerazione delle prestazioni sottopagava del lavoro professionale chi aveva diritto ad un riconoscimento più consono ai livelli di mercato creando anche inaccettabili sperequazioni con professioniste che a parità di funzione vengono retribuite con 25 euro l'ora spiegano le associazioni Inoltre la convenzione obbligava le associazioni a spendere contributi dei soci in attività che sono estranee ai diretti interessi degli associati creando anche qualche problema tra statuto e coerenza nell'utilizzo dei fondi».
LA PROPOSTA
In merito a queste problematiche, le associazioni avevano avanzato una proposta di convenzione che avevano portato all'attenzione della direzione dell'Usl lo scorso 29 marzo tramite la dottoressa Chiara Berti. Nel dettaglio, il testo conteneva la richiesta che i fondi anticipati per il servizio dall'associazione Club Amici del cuore venissero restituiti agli stessi da parte dell'Usl e che il compenso orario di ciascuna prestazione venisse portato a 25 euro ed equiparato a quello delle attività professionali equivalenti. «Richieste respinte evidenziano La motivazione è stata che la direzione amministrativa non ha ritenuto fattibile la proposta. La risposta negativa era più o meno attesa anche se è stata accolta con commenti dispiaciuti e negativi rispetto all'atteggiamento dell'Usl 2 sul tema. Tuttavia abbiamo dovuto prendere atto di questa volontà». (lr)
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