Casa Fenzi, le tre settimane d'inferno tra marzo e aprile 35 morti sui 75 totali

Venerdì 29 Maggio 2020
IL CONFRONTO
CONEGLIANO A marzo tre settimane d'inferno a Casa Fenzi. È difficile definire diversamente il periodo compreso tra il 23 marzo e il 12 aprile scorsi per la casa di riposo di viale Spellanzon dove sono decedute 35 persone, più altre 3 in ospedale per un totale di 38, ovvero la metà dei 75 decessi registrati dal 1° gennaio al 3 maggio. Rispondendo a un'interpellanza del Pd in consiglio comunale, il sindaco Fabio Chies aveva fornito una prima serie di dati su quanto accaduto alla Fenzi nella prima parte di quest'anno, in particolare nei giorni del picco di contagi e decessi da Covid-19 anche nel coneglianese. «Il 1° gennaio gli ospiti della struttura erano 229 su 233 posti autorizzati, ora sono 174 tra decessi, trasferimenti, dimissioni e blocco degli ingressi» spiegò il sindaco, il quale anticipò che «le tre settimane più critiche sono state quelle tra il 23 marzo e il 12 aprile».
LA TESI
Una tesi confermata da una tabella che divide per settimane gli ospiti deceduti, nella struttura o in ospedale, nei primi quattro mesi del 2020. Il dato che balza subito all'occhio è il confronto tra i decessi avvenuti prima e dopo il 23 marzo. Anche se non tutte le morti dall'inizio dell'emergenza Covid possono essere attribuite al virus, è inoppugnabile che alla Fenzi si sia passati da non più di quattro decessi a settimana a numeri in doppia cifra. A gennaio 8 decessi, a febbraio 7. Marzo, con il Covid già presente nella Marca trevigiana, è stato un mese ordinario nelle prime tre settimane, con 2 morti tra il 2 e l'8 marzo, nessuno tra il 9 e il 15 e un primo campanello d'allarme tra il 16 e il 22 con 4 decessi in struttura e uno in ospedale. Dal 23 marzo tutto cambia: 12 i morti in una settimana, di cui uno in ospedale. Tra fine marzo e inizio aprile c'è un ulteriore incremento: 13 decessi, uno dei quali ospedalizzato. Lo stesso bollettino di guerra nella settimana santa: 13 decessi, uno in ospedale. Da Pasqua i numeri calano: fra il 13 e il 19 aprile muoiono 7 ospiti, dal 20 al 26 aprile 4. Tra il 27 aprile e il 3 maggio (ultimi dati disponibili) nessun ospite muore.
I DATI
Nel complesso i morti sono 75, otto dei quali in ospedale e 49 dopo il 23 marzo. Il 1° gennaio a Casa Fenzi c'erano 229 ospiti, un numero che il 18 maggio scende a 169, in maggioranza (105) non autosufficienti di primo o secondo livello con impegnativa di residenzialità. Tra capodanno e il 18 maggio i dimessi e trasferiti sono stati 22, quelli entrati 42. Il saldo finale, per la struttura, è negativo: a metà maggio alla Fenzi ci sono 60 ospiti in meno rispetto a capodanno. Sul boom di decessi sta indagando la Procura di Treviso in seguito a un esposto presentato dal presidente uscente del comitato familiari Vittorio Zanette, che il 20 aprile ha perso il padre Bruno, ospite alla Fenzi. Intanto, però, Zanette sostiene che i dati sui primi quattro mesi dell'anno alla Fenzi si commentano da soli: secondo noi certificano quello che abbiamo scritto nell'esposto, ovvero che ci sono state almeno tre settimane nel corso delle quali la situazione è sfuggita di mano a chi doveva gestirla. Dall'Usl 2 arriva un no comment ai dati, ma filtra una buona notizia: dopo l'ultima campagna di tamponi non ci sarebbero più ospiti della Fenzi positivi al Covid-19. Il 6 maggio erano 22 su 174.
Luca Anzanello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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