Casa circondata da trappole: nei guai

Venerdì 2 Ottobre 2020
FARRA
Aveva preparato numerose trappole nei pressi della sua abitazione, in terreni confinanti, per catturare uccelli selvatici, tra cui pettirossi e passere scopaiole, entrambe specie protette in base a quanto stabilito dalla Convenzione di Berna. Per il bracconiere di turno è scattato il sequestro della sua attrezzatura e una denuncia alla Procura della Repubblica di Treviso. Questo l'esito dell'ultima operazione anti-bracconaggio messa a segno degli agenti della polizia provinciale, sempre in prima linea nella tutela del patrimonio faunistico del territorio.
L'INTERVENTO
L'intervento risale a due giorni or sono, mercoledì 30 settembre, quanto gli agenti hanno sorpreso in flagrante, nel territorio comunale di Farra di Soligo, un bracconiere che stava praticando la così detta uccellagione. Tramite l'utilizzo di alcune speciali reti e trappole per la cattura dell'avifauna, tese all'interno dei terreni confinanti con la sua abitazione, si preparava a catturare diversi volatili. Gli agenti hanno denunciato il bracconiere, un sessantenne residente a Farra di Soligo, sequestrando all'uomo circa una trentina di uccelli, alcuni dei quali, come detto, specie protette come il pettirosso e la passera scopaiola oltre ad altri volatili appartenenti alla famiglia dei fringillidi.
I PRECEDENTI
Non è la prima volta che la polizia provinciale si trova a dover intervenire, sempre a Farra di Soligo. A fine marzo, in pieno lockdown, un altro bracconiere venne pizzicato a praticare illegalmente uccellagione, utilizzando reti e trappole specifiche per la cattura degli uccelli, approfittando anche della quasi totale assenza di persone fuori casa, per le misure di contenimento del Covid-19. Anche in quel frangente gli agenti sequestrarono all'uomo circa una trentina di volatili, alcuni appartenenti a specie protette dalla Convenzione di Berna. Il bracconiere era stato ovviamente denunciato all'autorità giudiziaria sia per l'attività di bracconaggio ma pure per il mancato rispetto delle disposizioni contro il Covid-19. L'uomo, un pensionato residente a Farra di Soligo, era già stato denunciato in passato per analoghi reati. Sempre a fine marzo i carabinieri forestali della stazione Asolo Montegrappa avevano denunciato un 73enne di Castelfranco Veneto per uso di mezzi non consentiti nell'attività di caccia, maltrattamento di animali e mancato rispetto del DPCM sul divieto di movimento durante l'emergenza Coronavirus. L'anziano venne pizzicato a catturare volatili lungo le aree verdi a sud di Villarazzo di Castelfranco Veneto. L'uomo, secondo quanto avevano accertato i forestali, aveva posizionato diverse trappole lungo degli alberi e delle siepi della zona, catturando persino alcuni corvi e gazze che sono però specie protette. Una volta scoperto, l'anziano non oppose nessuna resistenza e, dopo aver sequestrato tutte le trappole e liberato gli uccelli, i carabinieri denunciarono l'anziano bracconiere, non nuovo a episodi simili.
Nicola Cendron
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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