Canottieri Sile: rubata la cassaforte

Giovedì 18 Gennaio 2018
Canottieri Sile: rubata la cassaforte
IL RAID
TREVISO Non avrebbero potuto scegliere un momento migliore. Di soldi in cassa solitamente ce ne sono pochi, giusto quelli necessari per le attività ordinarie. Ma in questo periodo, come ogni anno, vengono raccolte le quote degli oltre trecento soci, alcuni dei quali pagano rigorosamente in contanti. È così i ladri entrati in azione la notte tra martedì e mercoledì alla Canottieri Sile hanno trovato un bel gruzzoletto: nella cassaforte sradicata dal muro e portata via nel cuore della notte c'erano infatti circa 3mila euro in contanti. Un colpo semplice ma di sicuro ben studiato quello messo a segno, a circa 48 ora dal furto fotocopia alla libreria Ibs di Corso del Popolo, quello subito nella notte dalla più antica associazione sportiva di Treviso, la Canottieri Sile appunto, con sede in via Tezzone, in pieno centro storico. Oltre alla cassaforte la banda ha portato via un computer e alcuni contanti trovati nei cassetti. E dietro di sé ha lasciato anche danni per svariate centinaia di euro.
L'INTRUSIONE
I banditi hanno agito tra le 10 di sera e le 5.51 del mattino, quando uno dei soci del club ha aperto la porta della sede e, visto il trambusto, ha lanciato l'allarme. L'edificio non è dotato di dispositivi anti intrusione, e i ladri hanno avuto gioco facile: hanno rotto il lucchetto del cancello posteriore (verso l'ingresso della scuola materna) e una volta in giardino si sono diretti al portoncino principale, nel cortile interno, ben visibile dal lato opposto del fiume dove si trova la stazione delle corriere. A quel punto hanno forzato porta e saracinesca, hanno divelto con un piede di porco la porta dell'ufficio e si sono precipitati dritti alla cassaforte, agganciata al muro, vicino all'armadio. Sono bastati pochi minuti per sradicarla. Poi hanno preso un pc, rovistato fra i cassetti e se ne sono andati. Difficile al momento indicare un orario preciso in cui è stato messo a segno il furto, ma le forze dell'ordine metteranno al setaccio le telecamere del centro, a caccia di riscontri, anche se la banda potrebbe aver facilmente caricato la cassaforte su un'auto o un furgone, magari rubato, per poi aprirle in un luogo appartato.
I DANNI
«In cento cinquant'anni di storia del nostro club, una cosa del genere non ci era mai capitata» commentava ieri mattina uno dei soci storici della Canottieri Sile uscendo dagli spogliatoi. La somma rubata non è ingentissima, ma di certo si tratta di un brutto colpo per la società, che finanzia le attività sportive (di altissimo livello) proprio con le quote dei soci. «Dentro alla cassaforte c'erano anche assegni, che abbiamo subito bloccato - spiega il presidente della Canottieri Sile, Massimo Donadon -. E per fortuna che sono pochi ormai che pagano la quota in contanti, altrimenti le perdite sarebbero state ancora più pesanti. Compresi i danni, dovremmo sborsare circa 5mila euro. È una cifra importante per una piccola società come la nostra, ma sono sicuro che tanti dei nostri soci storici ci daranno una mano. Ci toccherà prendere dei provvedimenti: stamattina abbiamo già deliberato l'installazione di un impianto d'allarme con videosorveglianza interno ed esterno».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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