Calò, Puppato e Sernagiotto: un sogno chiamato Europa

Domenica 24 Febbraio 2019
Calò, Puppato e Sernagiotto: un sogno chiamato Europa
GRANDI MANOVRE
TREVISO Se le amministrative stanno assorbendo gran parte delle energie dei vari partiti provinciali, le elezioni europee rappresentano un banco di prova cui tanti ambiscono. La composizione delle liste non riguarda i territori: nella Lega i nomi dei candidati li sceglierà direttamente Matteo Salvini, nel Pd si attende l'esito delle primarie, nel Movimento 5 Stelle come al solito l'ultima parola spetterà alla base, mentre in Forza Italia e Fratelli d'Italia tutti i giochi verranno decisi a Roma. Ma questo non toglie che anche sul territorio qualcosa si muova.
CENTROSINISTRA
Nel Pd, ufficialmente, sono tutti in attesa. La segreteria provinciale è impegnata su due fronti: selezionare 55 candidati sindaci e preparare il terreno per le primarie aperte a tutti del prossimi tre marzo. Alle europee ci pensano ancora in pochi. Qualcosa si muoverà domani visto che sul tema è stata convocata una direzione regionale. Considerando che le liste saranno formate da 14 candidati e che il collegio comprende Veneto, Trentino ed Emila Romagna - in tutto ben 22 province - i posti per i nomi trevigiani sono pochissimi. A oggi si registrano solo due ipotesi importanti: Silvio Calò, insegnante, cittadino europeo dell'anno, simbolo dell'accoglienza intelligente, si è messo a disposizione e una parte del Pd lo vorrebbe schierare in una competizione dove i messaggi positivi sono estremamente importanti; poi si parla di Laura Puppato, ex senatrice, volto storico del Pd trevigiano che qualche ambizione la coltiva. Ma tutto verrà deciso dopo le primarie: sarà il nuovo segretario nazionale a dare le indicazioni sulla composizione delle liste. Resta da capire poi cosa farà David Borrelli, eletto tra le fila del M5S ma poi uscito.
CENTRODESTRA
Data per scontata la ricandidatura di Remo Sernagiotto transitato in Fratelli d'Italia, In queste ore cresce il fermento nella Lega. Le liste, come sempre, sono pane del segretario federale. Ma non solo: Salvini potrebbe essere candidato anche nel maxi- collegio che comprende il Veneto e, ovviamente, come capolista. La sua elezione viene data per scontata e questo porterebbe via un posto sicuro. I trevigiani interessati a una candidatura sono l'europarlamentare uscente Giancarlo Scottà, l'assessore regionale Federico Caner e il segretario nazionale del Carroccio Gianantonio Da Re che non sembra così entusiasta. La candidatura di Salvini e la modalità di voto rischiano però di cambiare le carte in tavola. Ogni elettore potrà infatti indicare tre preferenze, ma dovrà alternare il genere uomo-donna. Per esempio: se il primo nome votato sarà quello di Salvini, il secondo dovrà essere quello di una candidata, il terzo di un uomo. Per tanti big del Carroccio questo meccanismo, dando per scontato che tutti i leghisti voteranno Salvini, favorisce le donne. E quindi le candidature dovranno essere calibrate di conseguenza.
P. Cal.
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