Calciatore si schianta sul muretto e muore

Lunedì 2 Agosto 2021
L'INCIDENTE
CAVASO DEL TOMBA Una leggera curva a sinistra, dopo chilometri di rettilineo, e l'auto che sbanda uscendo di strada e andando a schiantarsi contro un muretto all'interno del piazzale di un'azienda. Tutto è durato una manciata di secondi. Luca Vettoretti, che avrebbe compiuto 29 anni a ottobre, è morto sul colpo, sbalzato fuori dalla Ford Fiesta grigia che stava guidando. A dare l'allarme un automobilista di passaggio, ma per il giovane calciatore non c'era già più nulla da fare. Aveva trascorso la serata con gli amici di sempre e si stava dirigendo a Possagno, da Irene, la ragazza con cui si stava frequentando da alcuni mesi. Ma a casa della sua amata non ci è mai arrivato. A tradirlo, come sostengono gli inquirenti, un colpo di sonno. Non è esclusa però una disattenzione che, complice l'asfalto viscido, gli è stata fatale.
I SOCCORSI
La chiamata al Suem 118 è scattata poco prima delle 4 della scorsa notte. «È successo un grave incidente in via Valcavasia a Cavaso del Tomba, c'è una persona fuori dall'auto e non si muove» ha riferito ai sanitari l'automobilista di passaggio che per primo ha dato l'allarme. La vettura non era però in strada: dopo una leggera curva a sinistra era volata nel piazzale della Teeg Elettropompe di via Ponticello, subito l'incrocio che porta alla piccola zona industriale del paese. Sul posto i medici del Suem sono arrivati nel giro di qualche minuto assieme ai carabinieri di Montebelluna, a cui spetterà il compito di chiarire la dinamica dello schianto. Per Luca Vettoretti, ex centrocampista del Valdosport e prossimo al passaggio al Pederobba, ogni tentativo di rianimazione è stato inutile. I sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, sopraggiunto prima del loro arrivo. Non è ancora chiaro l'orario dello schianto. L'automobilista di passaggio infatti ha notato i fanali dell'auto ribaltata ancora accesi, ma non ha assistito all'uscita di strada, che potrebbe dunque essere avvenuta anche diversi minuti prima stando a quanto ricostruito dai militari dell'Arma. Sul posto anche i vigili del fuoco e la protezione civile di Montebelluna per recuperare il mezzo, poi portato all'autofficina Moretto & Piva di Cornuda. Oltre ai soccorritori, però, in zona sono giunti anche alcuni amici di Luca che, straziati da dolore, non potevano credere che il 28enne fosse deceduto. In lacrime anche Irene, la ragazza della vittima.
LA DINAMICA
«Era una persona attenta mentre guidava, non ha mai avuto colpi di testa. Forse si è distratto un attimo, ma potrebbe avergli attraversato la strada qualche animale e lui, per schivarlo, deve aver perso il controllo». L'ipotesi paventata dagli amici di Luca non è campata in aria. Capita che in quelle zone, soprattutto di notte, gli automobilisti possano trovarsi di fronte qualche animale. La pioggia caduta nel tardo pomeriggio avrebbe poi fatto il resto. I carabinieri di Montebelluna non scartano questa possibilità, visto che sull'asfalto sono rimasti solo pochi segni. L'alternativa è il colpo di sonno o il malore, meno probabile però visto che il 28enne era uno sportivo e non era avezzo agli eccessi. Anche sabato sera, dopo la cena in compagnia e il passaggio a Cornuda per assistere a una partita di volley, Luca non aveva esagerato. «Era lucido - ripetono gli amici - anzi lucidissimo. È stata una disgrazia». Il giovane calciatore, oltre alla sua ragazza Irene, lascia la mamma, Anna Paola e la sorella minore Ilaria (con cui viveva nella frazione di San Giovanni di Valdobbiadene), la sorella maggiore Francecsa e il padre, che da alcuni anni vive nel montebellunese. Ma a piangerlo sono in molti, a cominciare dai compagni di squadra del Valdosport con cui ha giocato per nove stagioni.
Giuliano Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci